
Paolo Brandi
Arezzo, 5 gennaio 2017 - Alcuni dipendenti dei settori chiave del comune di Castiglion Fiorentino sono sfilati ieri mattina come testimoni di fronte al giudice nel processo che vede imputati i due ex amministratori Brandi e Cesarini e gli ex funzionari Bennati e Rossi. È stata la prima udienza dibattimentale del procedimento penale sul crack finanziario del 2011.
Accusa e parti civili, per il Comune l’avvocato Antonio Bonacci, hanno sentito gli addetti ai lavori pubblici e la ex ragioniera generale, arrivata dopo il pensionamento di uno degli imputati, Giuseppe Bennati. Palagi è stata attiva nel ruolo durante il periodo critico, dopo l’elezione di Enrico Cesarini a sindaco, quando l’ente stava scoprendo il «rosso» che emergeva da debiti fuori bilancio per 1,8 milioni. La vicenda è contestata a Brandi, Cesarini e Bennati nel capo di imputazione del falso ideologico.
Per Poli e Cerini al centro la questione mutui, contestata a Brandi e Rossi la truffa aggravata per l’utilizzo di queste risorse, fra cui parte dei fondi – poi restituiti a Cassa depositi e prestiti – per la variante di Codivilla. Secondo l’accusa le risorse dei finanziamenti vennero drenate per la spesa corrente.
Assenti alcuni testi, saranno sentiti il prossimo primo febbraio. Fra gli assenti anche il capo degli ispettori del Ministero delle Finanze, è il dirigente che guidò l’ispezione del Mef nei bilanci del municipio. Il lavoro portò all’intervento della Corte dei conti, la premessa del crack. Fra i testi che saranno ascoltati c’è pure l’ex commissario Rosalba Guarino che entrò in carica nell’autunno del 2011 dopo la mancata approvazione del bilancio del municipio. Il turno delle difese sarà il 15 febbraio. Il giudice che si sta occupando del caso è Fabio Lombardo, che ha preso il posto di Silverio Tafuro.