Dirige Renzetti. Orchestra Toscana al teatro Petrarca

Domani alle 20,30 il concerto chiude la stagione dei concerti in città. Il programma della serata.

Dirige Renzetti. Orchestra Toscana al teatro Petrarca

Dirige Renzetti. Orchestra Toscana al teatro Petrarca

L’Orchestra della Toscana e il Coro della Fondazione Guido d’Arezzo in concerto su Beethoven e Fauré, con la direzione di Donato Renzetti. Arriva domani giovedì 2 maggio alle 20,30 al teatro Petrarca di Arezzo, uno tra i direttori d’orchestra italiani più affermati nel mondo, già vincitore assoluto del X Concorso Guido Cantelli del Teatro della Scala di Milano e di premi come il Diapason d’Argento e l’Ottorino Respighi. Guiderà l’Orchestra della Toscana, il Coro della Fondazione Guido d’Arezzo e i solisti Angela Nisi - soprano - e Joachim Coffinier-Barry - baritono, giovane talento selezionato grazie a "Le stanze dell’opera", la nuova scuola per aspiranti cantanti lirici e musicisti guidata dal baritono di fama internazionale Mario Cassi, in una serata imperdibile. L’evento segna l’ultimo concerto della Stagione Concertistica Aretina, il cartellone promosso da Fondazione Guido d’Arezzo e Comune di Arezzo con la direzione artistica di Giovanni Andrea Zanon e il sostegno del Ministero della Cultura. Per l’occasione verranno eseguite la celeberrima Sinfonia No. 5, Op. 67 di Beethoven e il Requiem, Op. 48 di Fauré.

Il concerto si apre con la Sinfonia No. 5, Op. 67 di Beethoven e le sue quattro note introduttive famosissime nella cultura pop, comparse in numerosi film come Fantasia 2000 della Disney e Mani di velluto. Composta da Ludwig van Beethoven all’inizio dell’Ottocento, fu eseguita per la prima volta al Theater an der Wien nel 1808, dopo una lunga gestazione travagliata. È una delle più acclamate e importanti sinfonie della storia della musica.

A seguire il Requiem in re minore op. 48, l’arrangiamento corale-orchestrale della "Messa cattolica abbreviata per i morti" in Latino composto da Gabriel Fauré tra il 1887 e il 1890. Il Requiem è una delle opere più grandi del compositore francese e ha come oggetto il riposo eterno e la consolazione. Formato da sette movimenti, il pezzo è composto per soprano e baritono solisti, coro misto, organo e orchestra e venne eseguito per la prima volta nel 1888 alla Chiesa delle Madeleine durante una messa funebre.