"Avrei preferito la chiesa vuota e la stanza piena": funerali, messaggio di De Benedetto

La lettera affidata ad un amico. In prima fila il ministro Fabiana Dadone ("Sono qui per la persona che era"). Don Alvaro: "Non si è mai arreso"

Il feretro di Walter De Benedetto

Il feretro di Walter De Benedetto

Arezzo, 11 maggio 2022 - "Avrei preferito che oggi ci fosse la chiesa vuota e invece incontrare ciascuno un'ora per parlare insieme": Walter De Benedetto affida a Stefano, un suo caro amico, l'ultima parola del funerale, celebrato da Don Alvaro Bardelli nella chiesa di Olmo.

"Ho vissuto gran parte della mia malattia in solitudine": un appello accorato a non lasciare solo chi soffre. In una chiesa non certo affollata: in prima fila la mamma e lo zio, gli amici che lo hanno affiancato durante la sua odissea. E alcune autorità: dal ministro per le politiche giovanili Fabiana Dadone al presidente del Corecom Enzo Brogi ai rappresentanti delle associazioni che lavorano sul tema della droga terapeutica e sull'affermazione del diritto alla scienza e all'autodeterminazione individuale.

"Ha lottato per la vita e non si è mai arreso, difendendo il suo corpo pezzo per pezzo" ha raccontato don Alvaro, nel ricordare lo scomparso. "Per fortuna il Signore ha voluto che del suo corpo lo accompagnasse fino alla fine una mente sempre lucida".

Poi al termine la lettera di Walter letta a fatica per la commozione dall'amico e l'uscita dalla chiesa. "Sono qui per la persona che era" si è limitata a spiegare il ministro Dadone prima di riprendere la via di Roma.