
Ne aveva parlato Giordana Giordini, presidente di federorafi aretina: "Staimao completando il giro con le banche, devono aiutare le imprese altrimenti molte non ce la faranno". E luna risposta è prontamente arrivat da parte di Ubi. E’ stata infatti presentata ieri in Camera di Commercio l’offerta di Ubi, nell’ambito del programma Rilancio Italia, per sostenere il comparto dell’oro. All’incotnro hanno partecipato il presidente camerale Massimo Guasconi, il segretario generale Marco Randellini, il responsabile macroarea Ubi Cristian Fumagalli. Proprio Fumagalli ha illustrato ai componenti della Consulta Orafa (il presidente Luca Parrini, leader nazionale di settore in Confartigianato, Giordana Giordini e Gabriele Veneri, presidente degli orafi di Cna le condizioni riservate alle aziende del distretto. E’ stata varata una nuova tipologia di prestito d’uso: durata massima 60 mesi, garanzia del Medio Credito Centrale.
Il prestito d’uso è una forma di finanziamento attraverso il quale il Distretto si approvvigiona della materia prima per la lavorazione dell’oro. Questa tipologia sarà finalizzato, in una prima fase, al consolidamento di operazioni in essere, attraverso l’erogazione di un credito aggiuntivo in misura pari ad almeno il 25% del quantitativo già concesso.
"L’approfondita conoscenza del comparto - ha detto Funagalli - orafo ha consentito alla nostra banca di ingegnerizzare il prestito d’uso in oro estendendo i benefici che il Decreto Liquidità ha offerto".
"Il nuovo strumento finanziario - ha dichiarato Parrini – può sostenere le aziende sul fronte della liquidità e consente di liberare risorse impegnate nella garanzia del prestito d’uso, sostituendole con la garanzia dello Stato.
"Importante sostegno al settore - ha commentato Guasconi - contro la crisi economica innescata dal Covid che ha prodotto dirompenti effetti negativi sull’organizzazione produttiva, sulla domanda internazionale e soprattutto sulla struttura finanziaria delle nostre imprese. Il prodotto finanziario offerto da Ubi Banca, utilizzando al meglio anche le risorse messe a disposizione dal governo centrale rappresenta quindi un’importante opportunità per le oltre 1.200 aziende del Distretto".
Insomma, un passo importante che assicura più liquidità alle imprese e al contempo le tutela con la malleveria dello Stato attraverso il dispositivo del decreto.