MARCO CORSI
Cronaca

Da oggi il campo sportivo di Mercatale si chiamerà "Gabriele D'Uva"

Alle 17 la cerimonia di intitolazione alla presenza del sindaco. Gabriele è stato giocatore delle giovanili dell'Aquila. E' morto tre anni fa a soli 16 anni.

Gabriele D'Uva

Arezzo, 16 novembre 2019 - Nel pomeriggio di oggi si terrà la cerimonia di intitolazione del campo sportivo di Mercatale Valdarno a Gabriele d’Uva. Ex calciatore delle giovanili del Montevarchi, Gabriele è morto nell’’ottobre del 2016 a soli 16 anni dopo aver combattuto come una leone contro una malattia che non gli ha lasciato scampo. In sua memoria è nata un’associazione, guidata dai genitori Sonia e Francesco e a San Giovanni – ha giocato anche nelle giovanili azzurre – gli è stata intitolata la tribuna del campo “Calvani”. A Montevarchi, questo sabato, saranno poi in tanti a ricordarlo scoprendo la targa apposta vicino agli spogliatoi. D’ora in avanti, e per sempre, l’impianto di Mercatale si chiamerà “Stadio Gabriele d’Uva”.

Saranno presenti i vertici del Montevarchi Calcio, con in testa il presidente Angelo Livi e l’amministrazione comunale rappresentata, in primis, dal sindaco Silvia Chiassai Martini. La scelta della data non è stata fatta a caso. Domani, infatti, alle 15,30, prima della cerimonia, scenderanno in campo per il campionato allievi B regionali Montevarchi e Sangiovannese, le due squadre di Gabriele. Il ricordo di questo ragazzo è ancora molto vivo grazie ad un’associazione che porta il suo nome. Un’idea proposta da alcuni amici che hanno chiesto ai genitori Sonia e Francesco se poteva interessare loro istituire un nuovo organismo associativo intitolato al figlio sia per ricordarlo, sia per aiutare persone che si trovano nella stessa situazione in cui si era trovato lui.

L’obiettivo è quello di aiutare, innanzitutto il Calcit Valdarno, seguendo in particolare il progetto Scudo, impegnato nell’ assistenza domiciliare ai malati e poi anche il reparto oncologico del Meyer e qualche centro di ricerca sui tumori. Gabriele era molto conosciuto soprattutto nell'ambiente sportivo per aver militato nelle squadre giovanili delle due più importanti società calcistiche della vallata, il Montevarchi e la Sangiovannese e su entrambe le maglie aveva portato i gradi di capitano. Un esempio da seguire per i compagni in campo e che, in un Valdarno spesso diviso dalla rivalità di campanile, era riuscito a compiere un piccolo miracolo, facendosi apprezzare dalle società più antiche: il Marzocco e l'Aquila. Nella triste domenica in cui arrivò la notizia della sua scomparsa i ragazzi che avevano giocato con lui e i tifosi azzurri e rossoblù tributarono un omaggio bipartisan esibendo al “Fedini” e al “Brilli Peri” striscioni toccanti, a ricordo di un ragazzo che continuerà a vivere anche grazie all’associazione che porta il suo nome. Associazione che ha promosso anche borse di studio e consegnato un defibrillatore nella scuola che frequentava Gabriele, il Severi di San Giovanni.