
culle
Arezzo, 17 dicembre 2021 - Ci siamo persi la bellezza di 500 bambini negli ultimi 30 anni. E’ calata quasi del 50% la natalità in città dal lontano 1990 ad oggi. Così se quell’anno nascevano 1092 bambini ad Arezzo, alla fine di quest’anno se saremo fortunati, arriveremo forse a quota 583 nuove culle. Ma non serve andare così tanto indietro per assistere ad un drastico calo della natalità. Anche in confronto all’epoca pre pandemia, perdiamo terreno sulle nascite. Quest’anno si registra il 12% in meno sui numeri delle culle rispetto al 2019. A parlare ancora di record negativo per la natalità non è solo l’Istat, che in questi giorni ha lanciato l’allarme parlando di un calo del 2,5% in Italia nei primi 10 mesi dell’anno, lo confermano anche i dati dell’ufficio statistica del Comune di Arezzo sulle nascite. Ad oggi nel 2021 sono nati 558 bambini in città, proiettando il dato nelle ultime due settimane dell’anno che mancano ancora all’appello, è probabile che il 2021 si chiuda a quota 583 nuovi nati classe ’21 appunto. Nel 2020 furono 642, quest’anno insomma sono nati quasi 60 bambini in meno dello scorso anno. Il 2021 ha visto il 9% in meno di nascite rispetto all’anno prima.
Ma il trend era già una costante negativa. Cosa succedeva nel 2019 prima del Covid? Ad Arezzo sono nati 660 bambini. Che sono 18 più dell’anno dopo e il 12% in più di quest’anno appunto. Va peggio se guardiamo ancora più indietro. Nel 2016 i nati furono 730, il 20% in più di quest’anno. In 5 anni sono nati 150 bambini in meno. Inutile dire che se il paragone lo facciamo con 10 anni fa, le cose vanno peggio. Nel 2011 furono 866 le culle, oltre il 30% in più di oggi. E vent’anni fa? Nel 2001 nascevano 897 bambini in città, il 35% in più di oggi. E se le tendenza è una costante negativa che ritroviamo anno dopo anno, c’è da dire che la pandemia ha dato la mazzata finale ad un trend già in discesa. A rilevarlo sono anche i dati Istat che dicono come nel 2020 i nati in Italia siano stati 404.892 (-15 Mila sul 2019). Il calo (-2,5% nei primi 10 mesi dell'anno) si è accentuato a novembre (-8,3% rispetto allo stesso mese del 2019) e dicembre (-10,7%), mesi in cui si cominciano a contare le nascite concepite all'inizio dell'ondata epidemica. Lo rileva l'Istituto di statistica nel bollettino sulla natalità e fecondità della popolazione residente per l'anno 2020. La denatalità prosegue nel 2021. Secondo i dati provvisori di gennaio-settembre le minori nascite sono già 12 mila 500, quasi il doppio di quanto osservato nello stesso periodo del 2020. Il numero medio di figli per donna scende nel 2020 a 1,24 per il complesso delle residenti, da 1,44 negli anni 2008-2010, anni di massimo relativo della fecondità. Il numero medio di figli delle donne di cittadinanza italiana nel 2020 è stato pari a 1,17. Si tratta del numero più basso di sempre. E ironia della sorte, chi scrive nasceva 40 anni fa prima di tre sorelle, ma ha messo al mondo un figlio unico.