FRANCESCO TOZZI
Cronaca

Crollo bis nella scuola. Chiude il Marconi:: "Poteva finire in tragedia"

Un pezzo di intonaco si è staccato ed è finito su una tettoia di plexiglass. Il sindaco Vadi non nasconde la preoccupazione. Tutti gli studenti in Dad.

Crollo bis nella scuola. Chiude il Marconi:: "Poteva finire in tragedia"

Crollo bis nella scuola. Chiude il Marconi:: "Poteva finire in tragedia"

"Stavolta poteva davvero finire in tragedia". Valentina Vadi non usa mezzi termini per descrivere quanto accaduto ieri mattina all’Ip Marconi di San Giovanni Valdarno. L’immobile, dopo il crollo del soffitto e del controsoffitto dello scorso 5 settembre, ha visto staccarsi un pezzo di intonaco che è precipitato sulla tettoia in plexiglass all’ingresso dei laboratori frequentati dagli studenti. Come ha evidenziato la vicepreside Lucia Bellacci, si tratta "dei locali che sono stati restituiti agibili dalla provincia".

Il distaccamento è avvenuto attorno alle 10,20, quando i 60 ragazzi dell’indirizzo acconciature ed estetica erano appena rientrati in aula. A lanciare l’allarme è stato il professor Andrea Maddii, che è stato sfiorato per pochi centimetri dallo strato di malta precipitato nel resede della palazzina di via Piave.

Alessandra Papi, responsabile del Marconi, si è assicurata innanzitutto che nessuno si fosse fatto male e ha successivamente avvisato il preside Santi, il sindaco, la protezione civile, la provincia e i vigili del fuoco. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della compagnia di San Giovanni, che hanno supportato i vigili nel mettere in sicurezza gli alunni.

"Ci troviamo di fronte ad una situazione critica per l’Ipsia - ha affermato il primo cittadino - dovuta anche al maltempo di queste ore. Si è staccato un pezzo di intonaco e fortunatamente non c’erano studenti presenti. A questo punto è necessario sapere quanto prima quando finiranno i lavori all’interno delle aule ed è inoltre importante che la provincia si metta di buon grado ad intervenire strutturalmente su questo edificio, stanziando i fondi per l’edilizia scolastica che possiede, perché sono trasferimenti diretti dello Stato".

Le istituzioni scolastiche, nel frattempo, chiedono all’ente provinciale che si attivi al più presto per risolvere questa emergenza. "Siamo di nuovo a rinnovare l’appello per la ricerca delle aule - ha dichiarato la responsabile Papi - e chiedere la messa in sicurezza dei laboratori di acconciature ed estetica necessari per proseguire in tranquillità l’anno scolastico. Per completare l’anno c’è bisogno di 990 ore di laboratorio. Avevamo previsto ore pomeridiane per il recupero di quelle perse in precedenza, adesso speriamo che non se ne aggiungano altre che poi dovranno essere ricalendarizzate".

La vicepreside Bellacci ha ribadito che alternative a disposizione ci sono per evitare la didattica a distanza: "Quello che chiediamo ora alla provincia di Arezzo è di attivarsi altrettanto tempestivamente affinché siano trovati nuovi spazi. La scuola ha ricevuto proposte dal Comune di Montevarchi per la biblioteca della Ginestra e da quello di San Giovanni per dei locali in zona Bani".

La Provincia si è messa subito in moto, già dal pomeriggio di ieri, per mettere in sicurezza la parte esterna dell’edificio. "La rottura dell’intonaco - ha rassicurato il presidente Alessandro Polcri - non è strutturale, è solo un elemento secondario esterno. Contiamo di tornare in classe già lunedì o martedì".