
Crollo alla stazione di San Giovanni Paura nella zona delle biciclette
di Massimo Bagiardi
La stazione di San Giovanni torna a far parlare di sé. Dopo l’arrivo, nella scorsa estate, di alcuni rifiuti altamente inquinanti che sostarono sui binari per alcuni giorni e il fatto più recente della bravata di uno studente stesosi sul binario per pura goliardia ecco la caduta, di una parte dell’intonaco nell’area che occupa il parcheggio delle biciclette dei tanti pendolari che, nel corso della settimana, lasciano lì le due ruote. La segnalazione è stata fatta sul gruppo Facebook "Comitato Pendolari Valdarno Direttissima" all’interno del quale si registrano i tanti problemi soprattutto nei ritardi dei convogli per raggiungere, perlopiù, il capoluogo di regione.
"Qui si rischia grosso" scrive un utente, in effetti è stato soltanto un fortunato caso che i calcinacci siano caduti addosso soltanto alle bici e non sulla testa di qualche ignaro passante. L’amministrazione comunale non ha voluto rilasciare dichiarazioni essendo la struttura di proprietà della Rete Ferroviaria Italiana che, tramite il suo ufficio stampa, ha fatto sapere che fin dal momento della segnalazione sono partite le verifiche strutturali per vedere come e quando intervenire per riparare l’accaduto. Impossibile al momento stabilire dei tempi certi; i lavori potrebbero partire in queste ore come nei prossimi giorni, non appena sarà individuato il problema che potrebbe essere riconducibile ad un’infiltrazione d’acqua a causa delle piogge cadute nei giorni scorsi. L’area, al momento, è stata recintata. E pensare che la stazione di San Giovanni non è certo datata, come si potrebbe pensare; è stata oggetto di un profondo restyling nel gennaio del 2020, al termine di due anni di lavori da parte di Rfi per una spesa complessiva di 6 milioni e 500mila euro. Una struttura rinnovata totalmente rispetto alla precedente con mappe sensibili per non vedenti, totale abbattimento delle barriere architettoniche, ascensori, interventi sulle facciate oltre a un rinnovo completo degli infissi, di una nuova sala d’attesa e di tutti i servizi igienici, compresi quelli per persone con ridotta mobilità, e di un ambiente nursery. Nuovi anche gli impianti di illuminazione con luci a led ad alta efficenza così come la piazza adiacente che ha visto migliorie importanti. Ora questo problema che non lo si può definire di certo secondario; non tanto per dove parcheggiare le bici – anche se lo spazio incriminato può ospitarne addirittura 86 – ma c’è da capire in maniera approfondita i perché di questo cedimento a soli due anni dal taglio del nastro. Saranno, come confermato, fatte anche ulteriori verifiche in altri punti giusto per scongiurare nuovi problemi.