Cristicchi e i giovani di Rondine invadono il Petrarca

Il cantante in concerto il 21 settembre si incrocerà con le testimonianze per la giornata della pace

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La voce di Cristicchi, con le testimonianze dei giovani studenti italiani e internazionali di Rondine e la musica di Oida Orchestra Instabile. Così la città si prepara a festeggiare il 21 settembre, giornata internazionale per la pace, promossa dall’Onu.

Lo farà con un evento artistico unico e di grande intensità. La serata, sostenuta e finanziata dal consiglio regionale, vedrà salire sul palco del teatro Petrarca Simone Cristicchi. "Rondine è la nostra risposta alla guerra e una missione per il futuro. Da qui si deve far partire un messaggio: è possibile costruire un mondo di pace e fratellanza". Così il presidente dell’assemblea legislativa della Regione Antonio Mazzeo.

Il concerto live "Abbi cura di me" sarà in una versione straordinaria: un percorso intimo e profondo alla scoperta dell’umano. La serata inizierà alle 21,15 con ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria su www.discoverarezzo.com da oggi, alle 15. "Sarà una serata speciale organizzata in un tempo in cui c’è chi usa le bombe per colpire ospedali, scuole, stazioni, case, mentre il Consiglio regionale, il 21 settembre, vuole lanciare un messaggio di pace, di ponti fra culture differenti. E lo fa con il linguaggio universale della musica e insieme ai ragazzi di Rondine" ha continuato il presidente dell’assemblea.

"Una scelta che ci onora, costruire insieme un evento per la Giornata Internazionale per la Pace, ha detto Franco Vaccari presidente e fondatore di Rondine. Sappiamo quanto è urgente questo tema e quanto c’è bisogno di tenere desta una coscienza e la scelta di Rondine vuol dire che la pace non può entrare in una retorica di parole, ma in una concretezza di azioni".

Il peso e il valore della parola pace è compreso soprattutto da chi la guerra l’ha vissuta. "Per noi giovani da paesi che hanno conflitti presenti o passati, non c’è motivo più grande di festeggiare come la pace. Inoltre, speriamo che possa essere per tutti un modo di riflettere sulla nostra umanità sulle nostre diversità ma anche provare nel quotidiano a costruire relazioni che vadano oltre l’odio e l’indifferenza" dice Julijana, studentessa serba.

Ga.P.