GAIA PAPI
Cronaca

Creatività femminile al Castello. Opere delle grandi artiste in mostra

POPPI Da bookshop a spazio museale di pregio. Il salone Armerie del Castello di Poppi cambia pelle e lo fa aprendosi...

Un momento della presentazione

Un momento della presentazione

POPPIDa bookshop a spazio museale di pregio. Il salone Armerie del Castello di Poppi cambia pelle e lo fa aprendosi all’arte e alla storia, ospitando la mostra "Tocco femminile – L’eccellenza di incisore, pittrici e letterate tra il XVI e il XIX secolo". Un progetto che unisce la bellezza del luogo a quella delle opere, dando nuova centralità al Castello dei Conti Guidi come presidio culturale vivo e dinamico. "Abbiamo deciso di spostare al piano superiore, all’interno della biblioteca, il bookshop del castello per valorizzare al meglio questo spazio e farlo diventare un luogo di promozione della cultura, con l’allestimento di mostre ed eventi" spiega il sindaco Federico Lorenzoni, sottolineando che l’intervento è stato possibile anche grazie al contributo di due realtà economiche del territorio, Freschi&Vangelisti e Poggi Spa. "Per l’occasione – prosegue – sono state realizzate apposite teche, pareti attrezzate e un sistema di illuminazione capace di esaltare la bellezza e il significato delle opere, come accade con questa straordinaria mostra sulla creatività femminile, che in questo luogo trova il suo palcoscenico ideale".

Il salone delle Armerie, uno degli ambienti storici più significativi del Castello, si trova in una posizione strategica: proprio accanto all’ingresso. Questo lo rende facilmente accessibile anche ai visitatori con meno tempo o a coloro che si avvicinano casualmente al percorso museale, trasformandolo così in un punto d’incontro tra il passato e un presente sempre più orientato alla valorizzazione delle eccellenze culturali. La mostra "Tocco femminile" è il cuore pulsante dell’estate casentinese e rappresenta un evento di rilievo non solo per Poppi, ma per tutta l’area.

In esposizione una ricca e raffinata selezione di stampe su carta e seta, dipinti, incisioni, illustrazioni e documenti, molti dei quali inediti o raramente esposti, firmati da donne che nei secoli hanno saputo imporsi nel panorama artistico e letterario, nonostante le limitazioni imposte dal contesto sociale dell’epoca.

"In questo modo – conclude Lorenzoni – il Castello di Poppi si unisce a un altro luogo simbolo del nostro Comune, ovvero il Monastero di Camaldoli, in un filo rosso tessuto da mani femminili che spesso hanno sfidato convenzioni e ingiuste limitazioni".

Gaia Papi