Sergio Rossi
Cronaca

"Così lo abbiamo salvato dall'annegamento": malore in piscina, l'impresa del bagnino

Il personale recupera il ventenne alle "Florida" dopo un tuffo. Titolare: orgogliosa del mio staff. Il ragazzo a Careggi «Massaggio cardiaco e bocca a bocca»

Gilda Contenti e Paolo Mazzoni

Arezzo, 31 agosto 2020 - E’ ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Careggi ma se è vivo lo deve alla prontezza di spirito di un bagnino-eroe e all’efficienza dell’intero staff delle piscine Florida, il cosiddetto mare di Arezzo sulla via della Catona. L’incidente nel primo pomeriggio di ieri quando un ragazzo straniero di 21 anni si è tuffato in acqua per cercare un po’ di refrigerio al caldo appiccicoso.

Gilda Contenti, la responsabile della struttura, racconta l’accaduto con un misto di preoccupazione per le condizioni di salute del giovane, e di orgoglio per come l’episodio è stato gestito nel migliore dei modi. «Il ragazzo si è tuffato dal trampolino basso, è andato sott’acqua e ha fatto un paio di bracciate a rana. Insomma, tutto normale, tutto sotto controllo almeno in apparenza.

Poi purtroppo è avvenuto l’imprevedibile: ha smesso di nuotare, si è come bloccato e ha cominciato ad andare a fondo». L’eroe del salvataggio si chiama Paolo Mazzoni, bagnino capace ed esperto, istruito a rispondere a tutte le emergenze. «Paolo era a bordo piscina - continua Gilda - e si è subito accorto che qualcosa non andava.

Senza pensarci due vole si è immediatamente immerso, ha recuperato il ragazzo e con l’aiuto dell’altro collega lo ha issato sul bordo». Non respirava più il ventenne straniero e anche il cuore si era fermato. E’ incalzante il racconto di Gilda: «Paolo gli ha subito praticato il massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca, abbiamo passato momenti di inferno, poi finalmente il giovane ha tossito e ha ripreso a respirare.

Le manovre rianimatorie sono state impeccabili, da manuale, sono veramente fiera di come tutti hanno risposto a questa situazione di pericolo. Siamo una famiglia e ancora una volta lo abbiamo dimostrato». Nel frattempo, mentre Mazzoni, riportava il ragazzo alla vita, Gilda e gli altri non stavano con le mani in mano. «Non c’era da scherzare, le conseguenze dell’accaduto potevano rivelarsi drammatiche. Abbiamo chiamato il 118 enfatizzando l’emergenza, dovete arrivare subito ho implorato.

E devo dire che anche da parte della sanità pubblica la risposta è stata immediata, l’ambulanza è arrivata nel giro di pochi minuti e dall’ospedale era anche partita la richiesta dell’intervento dell’elisoccorso Pegaso». Così, mentre il giovane veniva stabilizzato dai sanitari in ambulanza, Pegaso atterrava nel campo ai lati dell’impianto.

Rapido il trasferimento con il volo verso il centro specializzato di Careggi dove il ventunenne straniero si trova ancora ricoverato in codice rosso, nel reparto di rianimazione. Le sue condizioni sono considerate gravi ma il quadro clinico rimane stabile e questo è ovviamente incoraggiante.

Non è al momento chiaro cosa abbia provocato l’improvviso malore in acqua, l’ipotesi principale è che possa essersi trattato di una congestione ma tutto sarà chiarito dagli esami medici ai quali il ragazzo verrà sottoposto nelle prossime ore.