
Cortona all’ultimo duello. Meoni e Vignini in tour
Cortona "brucia" a cinque giorni dall’ultimo duello. Luciano Meoni rispolvera il comizio, che l’era social della politica ha confinato in soffitta. Lui no, cerca e vuole il contatto "fisico" con la piazza, per sondare l’umore dell’elettorato, fiutare il vento del consenso. Che gli ha già permesso di mettere in cassaforte il 45 per cento dei suffragi, macinando dieci punti di vantaggio sull’avversario del centrosinistra. Ma si sa, il ballottaggio è tutta un’altra partita, un altro giro di giostra dove si ricomincia da zero. E dove tutto si gioca su due uomini, tra carisma e progetti di governo.
Il sindaco "ribelle" sceso in campo con due liste civiche dopo il gran rifiuto del centrodestra, ha più che doppiato il candidato della coalizione Nicola Carini. Che subito dopo l’esito delle urne ha incassato la sconfitta e rilanciato il sostegno a Meoni, così come hanno fatto il commissario cortonese della Lega Marco Casucci e i vertici della coalizione, pure se con qualche maldipancia, visto il risultato inatteso della consultazione elettorale e le vicende che hanno portato al "divorzio" tra Meoni e la coalizione. Campagna elettorale senza sosta, calibrata sopratutto nelle frazioni, proprio lì dove ha raccolto consensi (vedi l’exploit a Terontola) e comizi, sono il suo "mantra" verso l’ultimo duello. Sul versante opposto, Andrea Vignini può contare sulla base del campo largo, pure se le Stelle dei pentastellati non hanno brillato come un tempo, ma è altrettanto vero che nella partita a due, tutto ruota attorno alla proposta politica e alla persona che la incarna.
È su questo che Vignini fa leva in giornate passate a incontrare le persone e a spiegare come intende governare la città, se premiato dagli elettori. Approccio pragmatico, senza tentazioni ideologiche, Vignini punta la corsa su due asset strategici per l’ultimo scorcio di campagna elettorale: cosa fare nei prossimi cinque anni per la comunità e cosa, a suo dire, non è stato fatto durante il mandato amministrativo di Meoni.
E se il sindaco "ribelle" segue in presa diretta i cantieri delle opere pubbliche avviati nel territorio e i progetti in corso d’opera, Vignini sceglie un’altra direzione, privilegiando i temi che carcaratterizzano il suo programma di governo. Maratona no stop in una sorta di porta a porta fatto di ascolto e proposte. Con in mezzo la cordialità dei cortonesi, tra un caffè e un vinsanto. Sul versante delle alleanze, bisognerà capire se Sara Baldetti (Italia Viva) e Verusca Castellani (Uniti a sinistra) opteranno per una convergenza sul candidato sindaco del centrosinistra. Una cosa è certa: in questa partita, un voto può fare la differenza.
Lucia Bigozzi