Colpo doppio alle aziende orafe Banda del buco: via 100 mila euro

Tirate giù due pareti a due ditte vicine: la Mas e la Rapini di Molin Bianco, svuotate le casseforti. Salta il terzo assalto

Colpo doppio alle aziende orafe  Banda del buco: via 100 mila euro

Colpo doppio alle aziende orafe Banda del buco: via 100 mila euro

di Federico D’Ascoli

"I reati sono in netto calo ma anche stanotte due aziende orafe sono state visitate dai ladri". Il questore Maria Luisa Di Lorenzo nel suo discorso alla festa per i 171 anni della polizia non ha nascosto l’ennesimo assalto dei ladri a un settore da 1200 aziende che si sente di nuovo sotto assedio dopo l’escalation dei maxi furti del 2011 e 2012. Stavolta le modalità sono le più classiche possibili: quelli della "banda del buco" come nel film degli anni Sessanta con protagonisti Claudio Villa e Ferruccio Amendola. Non ci sono azioni da Ocean’s Eleven come quelle viste un mesetto fa a Ponticino: ma il bottino è comunque di una certa rilevanza.

I ladri hanno colpito intorno alle 2 nella zona industriale vicina all’aeroporto di Molin Bianco. A gennaio dello scorso anno un colpo era andato a vuoto nella stessa zona. Alla Oro Catene di via Baracca la banda di ladri aveva posizionato i furgoni di traverso per impedire l’accesso alla strada, spargendo chiodi sull’asfalto e disattivando i lampioni dell’illuminazione pubblica oltre alla telecamere di videosorveglianza. Il tentativo di far saltare la cassaforte era però fallito per l’arrivo delle forze dell’ordine, allertate dal sistema d’allarme.

Stavolta invece due blitz su tre sono andati a segno. Il bottino, ancora da quantificare nei particolari, dovrebbe aggirarsi sui 100 mila euro tra gioielli d’oro e d’argento. I banditi si sono concentrati su tre ditte di preziosi, non di primo piano, che si trovano una accanto all’altra: Mas, Rapini e Del Lama.

Dopo aver praticato un buco dal quale sono entrati nelle aziende, hanno sventrato con la fiamma ossidrica le casseforti della Mas e della Rapini. Hanno operato senza troppa ansia perché le tre aziende non hanno un sistema di telecamere interne. Oltre ai gioielli portati via per un totale di 100 mila euro tra Mas e Rapini ci sono i danni ingenti alle strutture. Fallito invece il tentativo di rubare anche alla Del Lama, dove i banditi sono riusciti a entrare ma sono dovuti scappare prima di riuscire a scardinare la cassaforte.

Sulla lunga notte dei banditi indaga la squadra mobile guidata da Sergio Leo, che non ha molti indizi sui quali lavorare. Immagini delle telecamere interne non ce ne sono, si spera in quelle delle telecamere pubbliche della zona ma per adesso non si sa neppure quanti fossero i malviventi, una delle tante bande che negli ultimi mesi hanno rilanciato l’assedio al distretto orafo aretino. Non siamo ancora ai livelli di paura di dieci anni fa, quando di raid ce ne era uno per notte, ma da allora il ritmo dei colpi non era mai stato così intenso. Gli orafi si stanno organizzando per la vigilanza privata 24 ore su 24. Ma il vero allarme scatta non appena cala il buio e le fabbriche chiudono.