Un progetto con l’Università di Sassari per conoscere il re dei predatori del Parco del casentino e ridurre il suo impatto sulle attività dell’uomo, in particolare gli allevamenti. La telemetria satellitare è una tecnologia che permette l’acquisizione di informazioni sul comportamento spaziale degli animali mediante l’apposizione di un radiocollare. Gli obiettivi prioritari sono quelli di valutare l’impatto sugli ungulati selvatici, di monitorare i tentativi di predazione sugli allevamenti e registrare le interazioni con i cani da guardianìa presenti. I dati dei radiocollari permetteranno anche di stimare le dimensioni degli home ranges (spazi vitali), eventuali eventi di dispersione, ritmi di attività, scelta dei luoghi di riproduzione e relazioni territoriali tra branchi vicini.
La possibilità di seguire puntualmente gli spostamenti degli individui dotati di radiocollare, e quindi del loro branco di appartenenza, consente anche di registrare gli avvicinamenti agli allevamenti e le loro modalità. “Dorino” e “Asqua” sono i primi due lupi dotati di radiocollare in Casentino.
"Queste conoscenze sul lupo - dice il presidente del Parco Luca Santini - messe a sistema, permetteranno di testare e rafforzare rafforzare i protocolli in essere, che stanno portando ottimi risultati nella gestione e nella prevenzione del conflitto con le attività umane".