Cocciante, discorso dall'altare al funerale dell'amico scomparso

A Monte San Savino il cantante, spesso in paese per trovare la famiglia. E' ripartito la sera di Ferragosto

Riccardo Cocciante, autore della musica dell’opera nota in tutto il mondo (Ansa)

Riccardo Cocciante, autore della musica dell’opera nota in tutto il mondo (Ansa)

Arezzo, 17 agosto 2017 - Cercava di farsi notare il meno possibile Riccardo Cocciante a Monte San Savino: il motivo delle sue visite era il rapporto con Silvano Padrini e la moglie Giuseppina Salvadori. E il cantautore, molto commosso, non poteva mancare ai funerali di Silvano, 84 anni, deceduto dopo una breve ma crudele malattia.

E Cocciante, non solo ha presenziato ai funerali di lunedì ma è rimasto in città, a far compagnia a Giuseppina, anche il giorno di ferragosto partendo solamente la sera. Silvano e Giuseppina erano tornati al loro paese da pensionati dopo aver collaborato per tanti anni nell’abitazione del cantautore. Due persone che Cocciante considerava come parenti stretti.

Il cantautore ai funerali non ha voluto rilasciare nessuna dichiarazione. Comunque, dall’altare Cocciante ha parlato con commozione e affetto dell'amico: «La morte – ha tra l’altro detto – è riuscita a portare via una persona piena di vitalità e coerenza. Era l’emblema della vita: forte moralmente e fisicamente, buono anche se, all’apparenza, riservato. Alla moglie e ai figli dico continuate a vivere per lui perché eravate la sua forza».