Città del Natale, bis grandi numeri. È caccia al posto fra camper e auto

Raggiunte 160mila presenze, 64 pullman da tutta Italia. Vetture anche in viale S.Margherita e serpentoni a piedi

Città del Natale, bis grandi numeri. È caccia al posto fra camper e auto

Città del Natale, bis grandi numeri. È caccia al posto fra camper e auto

Ci sono "popoli" diversi che si incrociano alla Città del Natale e ne rafforzano le fondamenta. Perchè forse mai come quest’anno Arezzo e la sua offerta girano sulle piattaforme nei telefonini e sui tg d’Italia. Brand scelto (e non di rimbalzo), al pari delle mete nazionali, da migliaia di persone che da sud e dal centro, ma pure dal nord, si mettono in movimento. Il picco ieri ha toccato quota 160mila presenze, diecimila in più del giorno dell’Immacolata e portato qui 67 pullman da tutt’Italia.

C’è il popolo degli automobilisti che non rinuncia al viaggio con la famiglia stringendo il volante: il tappeto di macchine già dall’Autosole, in entrambe le direzioni di marcia, con code per traffico intenso tra Monte San Savino e Valdarno e tra Valdarno e Arezzo. Lo snodo "fatidico" degli incolonnamenti è il casello di Battifolle dove l’imbottigliamento si è creato anche per via di ingressi e uscite insufficienti a contenere la mole di vetture. Incolonnamenti sul raccordo ma pure sulla superstrada che collega Monte San Savino ad Arezzo: alle 11 tutti fermi nei pressi dell’uscita di San Zeno e code fino alla rotonda di Olmo. Una volta in città, è scattata la caccia al posto auto. I parcheggi (Baldaccio, Mecenate, Eden, con la Cadorna off limits e solo a tratti con qualche stallo libero) sono andati esauriti già nell’arco della mattinata. E come accaduto il giorno precedente, è partita la girandola di traffico in prossimità degli accessi al centro.

Non solo: la dimensione e la potenza attrattiva della Città del Natale sono dimostrate dal fatto che, dopo giri a prova di pazienza, moltissimi automobilisti si sono accontentati di parcheggiare la vettura in viale Margherita, facendosi a piedi, con bambini per mano e passeggini, tutto il lungo percorso fino a San Clemente. È accaduto così anche per il parcheggio del centro commerciale di via Amendola: qui tra i carrelli della spesa, auto in slalom alla ricerca di un posto dove fermarsi e restare. Da lì, in marcia verso il centro.

Dagli automobilisti al "popolo" dei camperisti arrivati in massa puntando il ponte dell’Immacolata su Arezzo. E non sono passati inosservati. Esaurite le aree di sosta dedicate, anche in questo caso è iniziata la caccia al posto dove piazzare la casa viaggiante. Qui ogni "buco" tra le auto o perfino sui marciapiedi, alla fine è stato riempito.

Camper nei piazzali delle scuole, come alla Tricca e nei parcheggi interni tra i palazzi. I più sfortunati hanno passato buona parte della mattina ad attraversare il centro intasato dal traffico nei punti strategici. Anche se via Petrarca è stata riaperta dopo lo stop alla circolazione del giorno prima. L’arrivo in massa dei camperisti racconta l’estensione della Città del Natale anche al grande popolo delle case viaggianti, tuttavia, considerati i numeri, sarebbe necessario individuare una gestione che ne valorizzi la presenza scongiurando il ricorso alla sosta selvaggia. Che vale anche per le vetture spalmate su ogni centimetro dell’area di Montefalco, in via Fiorentina e dall’altro capo della città, lungo le direttrici dal Casentino e dall’area di Santa Maria delle Grazie. Infine, c’è il "popolo" che ha scelto il treno, da nord e da sud, e pure quelli speciali dal Casentino: posti esauriti. E c’è il "popolo" che a piedi e per tutto il giorno ha attraversato il centro, Un assalto senza tregua, da piazza San Jacopo a Piazza Grande. Al Villaggio dei Tirolesi è scattato anche ieri "il senso unico di marcia" (ingresso da via Vasari e uscita via Seteria) per contenere la folla e garantire la sicurezza.

Al Prato un muro di gente ha assediato le casette degli artigiani, il sentiero delle luci ha fatto il pieno di sguardi meravigliati e in Fortezza il Planetario ha messo tutti in fila. Come nei ristoranti e bar. Una città strapiena, che oggi raggiungerà il suo apice.

Lucia Bigozzi