LAURA LUCENTE
Cronaca

Cautha apre laboratorio politico. I giovani e il peso delle idee. Mancini: "Vogliamo dire la nostra"

Il presidente dell’associazione e anima del gruppo che organizza eventi culturali racconta il progetto. L’intento è quello di portare avanti iniziative per coinvolgere i ragazzi: "Ma non vogliamo candidarci".

i giovani

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Arezzo, 12 dicembre 2023 – L’obiettivo è quanto mai ambizioso: ricostruire un rapporto tra i giovani e la politica. Il progetto parte dalla pancia dell’associazione Cautha che in poco meno di due anni si è fatta conoscere attraverso progetti tra i più disparati: dalla costruzione di un festival sulla scienza, passando per il concerto di Tananai, fino a numerosi appuntamenti culturali e di intrattenimento. Oggi lancia il "laboratorio politiche giovanili". A spiegare tutto è Iacopo Mancini presidente dell’associazione e anima fondatrice.

Giovani e politica. Come siamo messi nella nostra realtà territoriale?

"Fare politica significa in primo luogo confrontarsi, proporre, progettare: tutte azioni che possono configurarsi sia nell’azione partitica sia in quella associazionistica. Nel secondo caso a Cortona il terreno è fertile.

Basta guardare la nostra associazione che è arrivata a quasi 60 ragazzi che si buttano e partecipano per il bene di tutta la comunità. L’altra politica, invece, è quella a cui la maggior parte dei giovani della mia generazione non si è mai avvicinata, derivato probabilmente da anni di reciproco disinteresse al coinvolgimento.

Da qui siamo partiti per costruire il nostro progetto. A livello nazionale la stessa cosa è stata proposta dall’organizzazione 20e30, esperimento vincente, da replicare anche localmente e non solo a Cortona".

Un laboratorio di politiche giovanili che parte dalla vostra esperienza associazionistica. Perché proprio ora?

"Il nostro ruolo sarà di ponte tra le idee dei giovani e chi vorrà abbracciarle, la sfida è riuscire a coinvolgere il numero maggiore di ragazzi. Quale momento migliore della campagna elettorale per discutere di proposte che guardino ai giovani?"

Come vi muoverete all’interno di questo "laboratorio"? "Cautha ci conferma che si può costruire insieme a prescindere dall’ideologia o dalla fede politica, ben venga il confronto in base alle proprie convinzioni nei tavoli di dibattito, ma intanto facciamo sì che i ragazzi a questi tavoli ci si siedano. Il nostro intento è costruire quell’ambiente sociale che permetta ai giovani di avere una coscienza politica senza il timore di dover prendere subito una bandiera".

Le amministrative locali sono vicine. Avete già qualche idea da lanciare ai futuri candidati?

"Abbiamo già un elenco nutrito di punti che ci piacerebbe discutere. Vorremmo che le proposte arrivassero soprattutto da fuori, da coloro che fino a oggi hanno taciuto sogni e bisogni".

Ma perché non correre alle elezioni in autonomia con questi valori di base?

"Non farlo è indice della serietà del progetto. Correre alle elezioni significherebbe ritenere di essere in grado di amministrare il Comune, ma non è questo che vogliamo".