Castelnuovo, via al piano per salvare il borgo

Prende corpo il rilancio del paese premiato con i fondi Pnrr: iniziati i primi incontri tra pubblico e privato per attivare l’operazione

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di Maria Rosa Di Termine

Primi passi concreti per dar vita a un partenariato pubblico-privato che sfoci nella rinascita del vecchio borgo di Castelnuovo dei Sabbioni. Ha preso il via nei giorni scorsi l’iter partecipativo per riqualificare il paese fantasma dopo che la Regione Toscana ha premiato il progetto di recupero presentato dal Comune di Cavriglia al bando di rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono e abbandonati voluto dal Mibact, assegnando 20 milioni di euro dai fondi del Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Un maxi investimento che entro il 2026 consentirà al suggestivo abitato, camera con vista sulle ex bacino lignitifero, di ospitare due musei, spazi pubblici rigenerati, giardini, luoghi della memoria, residenze turistiche, come un albergo diffuso, e per artisti. E ancora una casa dell’arte contemporanea, botteghe commerciali e artigianali, abitazioni dedicate al social housing e ai giovani.

Per dar gambe a un disegno ambizioso e di altissimo profilo adesso dunque è nato "Avane centrale di creatività", il percorso studiato dall’amministrazione comunale cavrigliese in sinergia con l’ente toscano e la Fondazione Promo PA per costituire nei prossimi mesi una partnership tra enti, associazioni e cittadini. Una sorta di incubatore di idee destinato a produrre suggerimenti e progettualità utili al rilancio del paesino che diventerà la culla di imprese culturali. In questa settimana si sono svolti i primi incontri con i rappresentanti delle realtà associative delle varie categorie e del terzo settore. L’obiettivo, hanno spiegato gli amministratori, è tornare a far rivivere Castelnuovo attraverso contributi ideali che rafforzino il capitale umano, una parte del quale stabilirà in loco la propria sede a medio-lungo termine, mettendo a disposizione le competenze tecniche, imprenditoriali e progettuali di cui dispone. L’intervento dovrebbe inoltre fungere da collettore per investimenti privati e pubblici, nazionali ed europei, che spazino tra i vari comparti, dalla cultura al turismo sostenibile, dall’enogastronomia fino alla transizione energetica.

Settori spesso appannaggio delle nuove generazioni, principali protagoniste di questi luoghi di progettazione, di ricerca e di imprenditorialità, hanno sottolineato i componenti dell’esecutivo cavrigliese, e proprio per questo si è pensato a una forma di partecipazione che potesse innescare uno scambio proattivo, ovvero in grado di anticipare problemi e bisogni, ed intergenerazionale di know how e conoscenze trasversali. "In quest’ottica il procedimento avviato di recente - riprende il sindaco Leonardo Degl’Innocenti o Sanni - rappresenta il primo passo verso la trasformazione del borgo in un luogo nuovo dove le attività culturali ed economiche portino alla condivisione di risorse e competenze tra imprenditoria, istituzioni, associazioni e la stessa cittadinanza.

E’ una grande soddisfazione e soprattutto un risultato di enorme spessore per me e per la Giunta intraprendere un percorso simile mirato a rigenerare l’antico Castelnuovo d’Avane. In più di un’occasione - ha concluso il primo cittadino - ho avuto modo di definire il progetto una sorta di "Rinascimento" per la comunità, perché rappresenterà non solo un accrescimento a livello socio-culturale, ma anche un importantissimo volano per l’economia del nostro territorio".