FEDERICO D’ASCOLI
Cronaca

Caso Coingas, ‘graffio’ a Ghinelli e Macrì assolto La sentenza cancella le ombre sulla nomina Estra

Il sindaco condannato a 3 mesi solo per il favoreggiamento: evita l’abuso d’ufficio. Pagano anche Amendola, Bardelli e Olivetti Rason

Caso Coingas, ‘graffio’ a Ghinelli e Macrì assolto La sentenza cancella le ombre sulla nomina Estra

di Federico D’Ascoli

Il mezzogiorno di fuoco di Alessandro Ghinelli arriva con un quarto d’ora d’anticipo. Sono le 11.45 quando, dopo una camera di consiglio durata pochi minuti, è il momento della sentenza. Il sindaco, con un impeccabile abito blu con cravatta, ha ai piedi stivali da cowboy.

Forse un gesto scaramantico, forse un tributo agli Stati Uniti dell’amata Marjorie. Ghinelli guarda fisso negli occhi il giudice che legge il dispositivo come in uno spaghetti western. Ha un fremito quando ascolta i 3 mesi di condanna che gli derivano dal favoreggiamento della corruzione tra l’ex presidente di Multiservizi Luca Amendola e il consigliere comunale Roberto Bardelli (condannati entrambi a un anno).

"Un graffio, le nostre erano solo chiacchiere: lo dimostrerò" sintetizza subito dopo con senso della sintesi il primo cittadino che pensa già all’appello. Sorride perché vede cadere l’accusa più pericolosa: quella dell’abuso d’ufficio. Poteva far scattare la sospensione da sindaco prevista dalla legge Severino. Ferito ma solo di striscio.

Piena assoluzione per l’ex presidente di Estra Francesco Macrì, tra gli assenti illustri nell’aula della Vela. È alle prese con un recente infortunio alla spalla durante un periodo di vacanza: la soddisfazione per l’assoluzione piena (l’accusa aveva chiesto 6 anni nel complesso) arriva a distanza e con l’energico conforto di Fratelli d’Italia.

Ghinelli e Macrì sono stati assolti anche per le accuse relative al filone d’inchiesta sulle consulenze di Coingas, che ha visto la condanna a 3 anni soltanto dell’avvocato fiorentino Pier Ettore Olivetti Rason, che potrà accedere alla sostituzione della pena con lavori di pubblica utilità. Assolto il commercialista Marco Cocci che ricevette consulenze perché il fatto non sussiste. Sempre nell’ambito del filone sulle consulenze, assolti tutti gli altri imputati per favoreggiamento: Stefano Pasquini, Franco Scortecci, Mara Cacioli, Alberto Merelli.

Una scelta attesa, visto che la richiesta di assoluzione partiva direttamente dalla procura.

Per il filone d’inchiesta su Multiservizi, condannati a un anno per corruzione il consigliere comunale Roberto Bardelli e l’ex presidente della società Luca Amendola. In questo filone Ghinelli, è stato condannato a 3 mesi per favoreggiamento.

Tutto era iniziato nell’estate del 2019 con le prime perquisizioni e le centinaia di intercettazioni. Poi Sergio Staderini, ex amministratore unico di Coingas, e l’avvocato fiorentino Jacopo Bigiarini. Condannati con il rito abbreviato rispettivamente 2 anni e un anno e 4 mesi di reclusione per i reati di peculato e ingiusto profitto. In base alla ricostruzione dell’accusa dal 2017 al 2019 sarebbero stati liquidati allo studio Olivetti Rason quasi 400 mila euro. L’avvocato fiorentino è stato comunque assolto per quattro capi di imputazione su sei.

Macrì, da sempre esponente della destra aretina è s dal 2016 è anche il presidente della società partecipata Estra che si occupa della gestione del servizio di fornitura energetica. Ma la sua elezione, secondo la procura, sarebbe avvenuta in violazione di numerosi articoli penali provocandogli oltre a "un ingiusto profitto anche una posizione di prestigio" e potere. Il reato contestato in questo contesto è di abuso d’ufficio. Tutto in aria per Macrì, Ghinelli e Merelli con la formula del "non aver commesso il fatto".

Quando l’aula lentamente si svuota ci sono tanti sorrisi e tanto sollievo. Molti meno i musi lunghi: quattro condanne, anche lievi, e sette assoluzioni. Le difese hanno avuto la meglio, fosse stata una partita di calcio. Ma è solo un brutto western giocato sulla pelle della politica cittadina.