
Torna l’incubo dei licenziamenti nella cartiera di Pratovecchio Stia. A marzo 2009 infatti la Sca, il precedente proprietario dell’immobile, annunciò improvvisamente la chiusura della struttura casentinese e oggi la Regione chiede un incontro con i vertici dell’attuale proprietà, la società Cartiere Carrara, per chiedere di sospendere la rescissione dei contratti con la conseguente perdita del posto di lavoro di circa 40 persone. Una decisione importante che arriva al termine della riunione convocata ieri in videoconferenza dal consigliere per il lavoro del presidente Gianfranco Simoncini a cui hanno partecipato le organizzazioni sindacali e l’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli che aveva seguito tutta la vicenda della cartiera quando era ancora presidente della Provincia di Arezzo. L’incontro era stato richiesto a gran voce dai sindacati preoccupati per l’annuncio dell’azienda che, a causa delle difficoltà legate all’emergenza Covid, vorrebbe rescindere i contratti con la Cooperativa Idea, da cui dipendono circa venti lavoratori e con la società di lavoro interinale che ne impiega un’altra ventina. Inoltre le organizzazioni sindacali chiedono di avere certezze per quanto riguarda il piano industriale della cartiera che, prima dell’emergenza sanitaria , aveva preannunciato investimenti per circa 5 milioni di euro per la produzione di carta da utilizzare per confezionare prodotti finiti. Proprio per verificare come la proprietà intende muoversi nel futuro, la Regione chiederà all’azienda, nel corso del prossimo incontro, il mantenimento dei contratti in essere per consentire così ai lavoratori di fare ricorso agli ammortizzatori sociali ordinari una volta esauriti quelli per l’emergenza covid. "Questa azienda è un presidio produttivo storico e fondamentale per il Casentino – commenta l’assessore Ceccarelli – il tavolo di crisi della Regione, che è stato attivato dal sindacato, cercherà di mettere in campo tutte le azioni possibili a salvaguardia della continuità del lavoro e dell’occupazione".