LUCIA BIGOZZI
Cronaca

"Cartellino rosso al Pd". Agnelli prepara il Var: "Voglio il terzo mandato"

Mario Agnelli, candidato a un terzo mandato a Castiglion Fiorentino, esalta i successi ottenuti e punta a nuovi obiettivi. Risponde alle critiche degli avversari e sottolinea il bilancio positivo dell'amministrazione. Promette di continuare a lavorare in squadra per il futuro della città.

"Cartellino rosso al Pd". Agnelli prepara il Var: "Voglio il terzo mandato"

Traguardi raggiunti e quelli da centrare nei prossimi cinque anni se le urne assegneranno a Mario Agnelli lo scettro del terzo mandato. Cartellino rosso per gli avversari e chiusura della campagna elettorale con la prova del Var.

Agnelli che campagna elettorale è stata?

"Priorità alle cose fatte, quelle in corso e quelle da realizzare. Non mi sono fatto condizionare dalle accuse degli avversari ai quali imputo di non saper riconoscere le iniziative utili a tutti".

Quali?

"La Tari, ad esempio. Mi aspettavo specie da un ex amministratore che sulla scelta di opporsi all’aumento della tariffa, ci avesse riconosciuto il coraggio di non schiacciarsi su un meccanismo che fissa un + 5% di costi".

Per Brandi, lei taglia troppi nastri inaugurali. Cosa risponde?

"Rivendico di aver tagliato tanti nastri quanti richiesti da coloro che hanno deciso di aprire un’attività. E sarò felice di continuare a tagliarli".

Sì ma sull’economia quali risultati concreti?

"L’amministrazione non può dirigere ma assecondare lo sviluppo economico. Tutte le principali aziende in questi anni si sono interfacciate con il Comune per gli investimenti, insieme a quelli delle imprese più piccole. Tutto questo mi consente di dire che il bilancio economico di Castiglioni ha un saldo positivo".

Un errore commesso?

"La mancanza di coraggio per la grande mostra nazionale su Bartolomeo della Gatta. Il nodo delle risorse, alla fine, ha impedito di crederci fino in fondo. Resta il prossimo obiettivo".

In questa sfida si considera mister o solista, per restare alla simbologia calcistica?

"Ho 54 anni, dieci in meno dell’età media degli otto uomini e otto donne che fanno parte della mia lista. Io gioco con e per la squadra; delego responsabilità e impegni: così cresce una nuova classe dirigente".