LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Carrara: "Lebole, colpa del Comune". Altri investitori interessati all’area

Il proprietario rimanda le accuse al mittente. Si moltiplicano i contatti e si profilano colpi di scena

Carrara: "Lebole, colpa del Comune". Altri investitori interessati all’area

Carrara: "Lebole, colpa del Comune". Altri investitori interessati all’area

"Correte, è scomparsa una donna": un grido d’allarme classico se non fosse per la provenienza della chiamata, l’area Lebole. Da anni l’ingresso in cerca d’autore della città, il piazzale abbandonato, quasi la terra di mezzo di un grande rimasto sospeso.

La donna è stata ritrovata in due balletti e sta bene. La chiarezza sull’area e il suo futuro ancora no, ma se non altro il tema sta riconquistando il centro del villaggio. Perfino con un intervento diretto di Marco Carrara, l’imprenditore coraggioso che circa vent’anni fa si era fatto avanti per acquistarla e che da allora vede il suo investimento "bivaccare" in quel piazzale dei sogni perduti. Nei giorni scorsi un consigliere comunale aveva chiesto a gran voce di rimettere ordine nello spazio. E non un consigliere qualunque, Francesco Palazzini, capogruppo e segretario comunale di Fratelli d’Italia. Basta con il degrado, aveva detto, basta con gli episodi di violenza in qualche modo riferibili a quell’ambiente, basta con la terra di nessuno. Richieste?

Almeno un’ordinanza per ripristinare la recinzione e rendere inaccessibile l’area, anche se necessario con sgomberi eseguiti dalle forze dell’ordine. Che nella storia dell’area non sarebbero nè i primi nè forse gli ultimi. In passato perfino un incendio aveva minacciato i senza tetto che si rifugiavano nella fabbrica dove un tempo l’economia aretina correva. Pochi giorni dopo quell’appello, ecco la proprietà uscire allo scoperto: poche righe, nello stile sobrio degli imprenditori pistoiesi, la cui azienda cartaria ha radici che vengono da lontano. E che da anni aspettano solo di mettere a profitto l’area. La replica a Palazzini e alle polemiche è secca: "Aerre Spa apprende con stupore le dichiarazioni di un consigliere di maggioranza riguardo l’area ex Lebole. Le paventate iniziative inibitorie e urbanistiche (improprie e lesive dei diritti costituzionalmente protetti della società proprietaria) dimostrano che il consigliere non è stato affatto edotto, da chi avrebbe potuto e dovuto, delle sostanziali e numerose ragioni che riconducono all’amministrazione comunale le cause dell’attuale situazione". Netto come un colpo di martello, con una chiosa. "La società si riserva quindi, in un futuro prossimo, di sottoporre all’attenzione pubblica aretina le proprie considerazioni su quanto accaduto negli ultimi sette anni". Anni nei quali Carrara ha un paio di volte confermato di essere vicino al lancio del progetto: tre grandi insediamenti commerciali, uno spazio a verde e in prospettiva il resto del piano, molto più ambizioso, sul piano urbanistico e su quello residenziale. Da allora tutto o quasi si muove sotto traccia. Se non la frenata imposta dalla pandemia agli interessi dei partner economici sull’area e quindi a tutta l’idea, via via rivista e corretta. E alla quale il sindaco Ghinelli aveva aggiunto la richiesta di interventi perequativi sul fronte della mobilità: il raddoppio degli 800 metri di raccordo fino al Truciolini, lo svincolo con la città, un sottopasso pedonale per fare del piazzale anche un’area di parcheggio a servizio del centro affari.

Il tempo passa e il piano non decolla. Negli ultimi mesi, filtra dal Comune, gli incontri e i contatti si sono moltiplicati e si sarebbero fatti avanti nuovi investitori. Interessati a rilevare l’area dalle mani di Carrara o a sostituire in tutto o in parte le aziende decise a piazzare i loro insediamenti commerciali nell’area innescando la partita di giro? Mistero. Si sa che c’era stato in passato un interessamento perfino da parte di Patrizio Bertelli, mai arrivato a conclusione. La svolta, o magari semplicemente una svolta, sarebbe vicina, fanno capire da Palazzo Cavallo: ma la vicenda è guidata da anni personalmente dal sindaco Alessandro Ghinelli, e solo al suo ritorno i nodi potrebbero venire al pettine. Sarà la volta buona?