MATTEO MARZOTTI
Cronaca

Salva l’amico punto dai calabroni. Tragedia sfiorata cercando funghi

Protagonisti due aretini che avevano deciso sabato scorso di addentrarsi nei boschi attorno a Follonica. Il 43enne in shock anafilattico soccorso dal compagno

Sanitari intervenuti per salvare l'uomo punto dai calabroni

Arezzo, 31 ottobre 2023 – Avevano programmato una giornata lontano da Arezzo, nei boschi della Maremma e per poco non hanno visto trasformarsi in tragedia la scampagnata. Protagonisti, loro malgrado, due aretini di 41 e 43 anni che avevano scelto di spingersi nei boschi attorno a Follonica per cercare e raccogliere qualche fungo. Una escursione come tante che non lasciava certo presagire quanto poi è accaduto. I due una volta entrati all’interno della vegetazione sono incappati in uno sciame di calabroni. Gli insetti, captando quelle due figure come un pericolo, hanno iniziato a pungerli come difesa.

Per uno di loro, il 41enne, le conseguenze sono state lievi mentre il suo amico, il 43enne ha avuto la peggio. L’uomo è stato infatti punto più volte. Il calabrone infatti a differenza delle api ha un pungiglione retrattile che difficilmente rimane conficcato nella pelle della vittima, che può quindi essere punta più volta, cosa che aumenta la dose di veleno iniettata oltre al dolore percepito. Il 43enne ha accusato subito i sintomi di un malessere legato proprio alle tossine trasmesse dal pungiglione dell’insetto che aveva innescato in lui uno shock anafilattico. I principali sintomi erano battiti rallentati, la pressione in diminuzione, ma anche nausea, vista appannata, e stato confusionale. Tutti sintomi tipici, legati alla puntura dei calabroni in soggetti in cui si scatena una reazione allergica.

In questo caso è stato a dir poco fondamentale l’amico, il 41enne, che ha compreso subito cosa stava accadendo e non ha lasciato da solo il compagno di escursione. Una autentica prova di sangue freddo e lucidità in quegli istanti a dir poco concitati in cui ha dato l’allarme via cellulare, chiedendo l’intervento dei sanitari del 118. Il 41enne ha infatti fornito tutte le indicazioni del caso continuando a prestare soccorso all’amico, cercando di tenerlo sveglio e vigile in attesa dell’ambulanza. Una volta giunti sul posto i sanitari è stato predisposto il trasferimento presso l’ospedale della Misericordia di Grosseto. Il 43enne ha quindi ricevuto tutte le cure del caso, comprese le iniezioni di adrenalina per contrastare appunto lo shock anafilattico in corso, causato dal veleno del pungiglione dei calabroni.

Dopo alcune ore in osservazione, è stato dimesso ed ha potuto fare ritorno a casa al termine di una giornata che poteva davvero avere un finale decisamente diverso, ma che si è risolta per il meglio grazie alla prontezza e al sangue freddo dell’amico con il quale si era addentrato nel bosco.