
"Bus svaniti nel nulla, ora basta". La denuncia: studenti abbandonati
di Claudio Roselli
"L’autobus non era svanito nel nulla, ma aveva subito guasti. Due diversi mezzi, con inconvenienti verificatisi nella stessa settimana e sulla stessa linea. Abbiamo avvisato la nostra direzione, che ora è al corrente dell’accaduto". Autolinee Toscane spiega il motivo dei disagi lamentati dalla madre di una studentessa residente a Meliciano di Arezzo, che ogni mattina alle 7.20 prende il pullman per recarsi a scuola a Pieve Santo Stefano, dove frequenta la quarta classe del tecnico agrario all’istituto medio superiore "Fanfani-Camaiti". Stessa situazione per gli altri ragazzi (una ventina in totale) che come lei raggiungono la Valtiberina fra l’alberghiero di Caprese Michelangelo e l’altro indirizzo, il tecnico forestale, di Pieve. L’itinerario prevede fermate a , al Campo alla Fiera di Anghiari, poi a Caprese e infine la coincidenza per chi deve scendere a Pieve L’azienda di trasporti ricorda che lunedì 29 gennaio la corsa si è svolta ugualmente, seppure con 30 minuti di ritardo (riconoscendo che per gli studenti la giornata era compromessa), mentre quella di venerdì 2 febbraio è stata alla fine soppressa, perché avrebbe comportato un’ora e mezza di attesa rispetto alla tabella di marcia.
Madre e figlia avevano detto che, nonostante le telefonate fatte per segnalare il problema, non si era arrivati a una soluzione e allora si erano rivolte a Giovanisì per rivendicare il diritto allo studio. Non solo: avevano sottolineato come a volte i ritardi importanti abbiano comportato la perdita di coincidenze e la conseguente impossibilità di raggiungere la scuola nella sede di Pieve Santo Stefano e questo a causa di controlli dei passeggeri che – precisano – dovrebbero avvenire nel rispetto di chi ha un abbonamento annuale e il conseguente diritto di arrivare a scuola nei tempi previsti, obiettivo che già non va in porto nemmeno a condizioni normali, dal momento che le lezioni hanno inizio alle 8.20. "Quest’anno – aveva evidenziato la madre – l’autobus non è transitato per ben sei volte, a scapito di ragazzi che si sorbiscono il sacrificio di raggiungere la scuola da loro scelta, che però non si trova vicina a casa, trascorrendo ogni giorno più di tre ore in pullman".