
il barista che ha soccorso la rumena, Leonardo Mastrascusa
Arezzo, 15 settembre 2014 - Il Gip non gli ha creduto. Non ha creduto alla storia della donna rumena si sarebbe data data fuoco da sola fuori dalla capanna in zona Esselunga. E ha convalidato l'arresto per tentato omicidio ed emesso l'ordinanza di custodia cautelare in carcere chiesta dal Pm Dioni. Prendono così corpo le accuse contro Gueran Bunomi Gli indizi al momento puntano in una sola direzione. Agli atti anche la testimonianza della giovane donna che aveva assistito alla prima parte dell’alterco, sia pure senza vedere niente di quando Maria, la rumena di 49 anni, ha preso fuoco. «L’ho visto che la strattonava e la picchiava», ha raccontato a La Nazione, dopo essere stata la prima a chiamare il 113, che poi ha smistato la telefonata ai carabinieri.
E' una verità chiave quella della giovane donna che si è fatta avanti spontaneamente. Conferma infatti il racconto che la rumena di 49 anni, M.t, clochard come il compagno, aveva fatto nell'immediatezza al barista e smentisce la versione che lui fa trapelare dal carcere: lei era ubriaca e si è bruciata da sola accendendo il fuoco per preparare un pranzo rudimentale, io anzi l'ho salvata gettandole addosso una coperta. La donna è ancora gravissima, in coma farmacologico al centro grandi ustionati di Genova.
Urla che squarciano la quiete pomeridiana, una donna che entra in un bar con il volto completamente devastato e chiede aiuto con un filo di voce. E' accaduto oggi in Via Mecenate. Erano circa le 15,30, quando una donna è entrata nel bar "Il capolinea" e ha chiesto aiuto.
Il barista, Leonardo Mastrascusa (nella foto) l'ha immediatamente soccorsa con dell'acqua e chiamato il 118. Con quel po' di voce che le è rimasta, la donna ha trovato il modo di spiegare cosa le era accaduto. Aveva appena litigato con il suo compagno e, nel bel mezzo della lita, lui le ha cosparso il volto, il collo e il torace con l'alcol prima di darle fuoco. Lui è stato poi scovato in centro dai carabinieri a tarda ora e sottoposto a fermo di polizia giudiziaria.
Una storia tragica maturata in un contesto di emarginazione. La donna, M.T. una 49enne, è una romena senza fissa dimora, il litigio con il suo compagno è avvenuto in viale Mecenate, nella zona adiacente all'Euronics. La versione della donna sembra confermata anche da una segnalazione ricevuta dai carabinieri attorno alle 15, quando qualcuno che ha preferito rimanere anonimo ha segnalato la presenza di una coppia che litigava furiosamente in via Duccio da Boninsegna.
Fortunatamente, la donna è riuscita a liberarsi dal suo aggressore e a correre nel bar. Cinque minuti dopo la telefonata al 118 fatta dal barista l'ambulanza era già sul posto. Immediatamente soccorsa dai sanitari, la donna è stata trasportata a Genova con il Pegaso, dove è già arrivata in condizioni gravissime. Il compagna deve rispondere di tentato omicidio, accusa pesantissima che potrebbe costargli lunghi anni di carcere.
Ancora una storia di violenza e ancora una volta la vittima è una donna che va ad allungare l'elenco di un tragico bollettino fatto di morte e feriti, in un'escalation che non accenna a placarsi.
La donna adesso è intubata, in coma farmacologico, gravissima e in prognosi risevata ma i medici non disperano e dicono che potrebbe farcela. Lui, Gueran Bunomi, è in carcere per tentato omicidio