ANGELA BALDI
Cronaca

Natale, assalto bollette alle tredicesime. Ma crescono i regali nel weekend

Arezzo, le stime di Confcommercio prevedono un lieve aumento di acquisti, resta lo spettro dell’inflazione. Il commercio sorride alla maxi-folla delle feste. Crescono gli affari per tutti, ristoranti al top

Il centro di Arezzo preso d’assalto dai visitatori

Arezzo, 5 dicembre 2023 – Scatta la caccia ai regali di Natale. A fare acquisti saranno tre aretini su 4, il 74,5%, +3% rispetto al 2022. In cima alla lista dei desideri ci sono specialità enogastronomiche, prodotti per la cura della persona, capi di abbigliamento, libri e giocattoli. Non mancano card e buoni digitali che tolgono dall’imbarazzo della scelta e sono per tutte le tasche. Seguono i trattamenti di bellezza, vini e liquori, giochi elettronici e prodotti per animali. Per i regali da mettere sotto l’albero quest’anno gli aretini spenderanno una media di 195 euro a persona. Un budget che solo in città muoverà affari per circa 20milioni, quasi 60milioni di euro in tutta la provincia.

"In teoria dovremmo gioire, perché negli ultimi tre anni la spesa media si aggirava intorno ai 160 euro, 157 a Natale 2022. La verità è che l’inflazione si mangerà l’aumento apparente di budget", spiega il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni.

L’indagine di Format Research per Confcommercio dice che proprio come i colleghi toscani, otto aretini su dieci vivranno le festività all’insegna del risparmio, limitando un pò gli acquisti. Il 15,8% non prevede di viverle in maniera diversa rispetto allo scorso anno, solo il 4% ha intenzione di spendere di più. Le preoccupazioni sono soprattutto per l’aumento di prodotti e servizi, bollette luce e gas in testa. Tre toscani su 4 faranno sicuramente i regali di Natale. La festa sarà ricca di atmosfera, regali e voglia di stare insieme ma tutto all’insegna del risparmio. A frenare gli acquisti sarà soprattutto l’inflazione e l’aumento dei costi di prodotti e servizi.

"Il Natale resta un punto fermo nelle nostre tradizioni e, nonostante le preoccupazioni e le difficoltà oggettive legate alla congiuntura, le famiglie non intendono rinunciare a fare festa come si deve - dice Marinoni - è questo il dato più rassicurante che emerge dalla nostra indagine". Tra i canali di acquisto, la distribuzione organizzata resta quello principale (69,2%). Seguono l’e-commerce (69%) e i negozi di vicinato, che crescono passando dal 42,2% del 2021 al 47,2% di quest’anno. Ci sono poi gli outlet e i punti vendita del commercio equo-solidale. La tempistica: 4 su dieci faranno acquisti nella prima metà del mese, solo il 17,4% attenderà la coda della fine dell’anno. Secondo l’indagine cresce l’interesse verso i negozi di vicinato; sono gli stessi negozi presi d’assalto nel fine settimana nell’incrocio unico tra Città del Natale e Antiquaria.

"È andato benissimo – dice Cristiano Berni di Casa Mia - per noi è stato ottimo. Abbiamo avuto tantissima gente, in molti hanno acquistato i regali. Riusciamo a intercettare anche il pubblico mordi e fuggi dei mercatini. La città era piena e abitando in centro posso dire che una città piena fa molto piacere perché ci sono stati giorni in cui non circolava nessuno". Per Mauro Peloni di Sabot "il fine settimana è stato veramente un’invasione di persone. Ne traggono vantaggio tutti: dal bar al ristorante ai negozi di abbigliamento e calzature. Quando c’è tanta gente è un bene, la concomitanza con la Fiera è stata importante, io sono stato chiuso in negozio a orario continuato, abbiamo avuto molta gente da Lazio e Umbria, in tanti hanno acquistato i regali".

Soddisfatto anche Armando Sestini di Pierrot: "Siamo contenti abbiamo lavorato anche meglio dell’anno scorso a livello di presenze tra Antiquaria e mercatini, anche se credo che non siamo preparati a ospitare tanta gente in termini di servizi e strutture. In negozio abbiamo avuto molte persone che non trovavano un bagno o un posto non pieno in cui mangiare soprattutto la domenica, lo steso vale per la mancanza di parcheggi che rendono la città poco accessibile agli stessi aretini o visitatori delle vallate. Possiamo migliorare".