
Una lancia rotta e una caduta. Ma il mazzafrusto del Covid non ha colpito la Giostra del Saracino. A due settimane esatte di distanza dall’edizione della ripartenza con la vittoria-lampo di Porta Crucifera, il consigliere delegato Paolo Bertini (foto) può finalmente tracciare un bilancio. Non solo sanitario.
Bertini, partiamo dai contagi. Il sistema sembra aver tenuto bene...
"Due settimane di tempo sono un tempo sufficiente per dire che va elogiato il senso di responsabilità dei quartieri e la ferma volontà dell’amministrazione comunale di correre la Giostra. Non si registra un aumento di contagi, e consideri che i quartieri hanno riaperto subito dopo Ferragosto. Qualche polemica a posteriori mi è sembrata fuori luogo".
Si riferisce alla nota del Pd che attaccava sulle mancanze organizzative.
"Nulla di più sbagliato. Quello che ha funzionato è la saggezza dei quartieri. Hanno capito che rispettando le regole sanitarie potevano salvare davvero la Giostra e l’hanno fatto. Il resto sono parole in libertà".
Tutti distanziati, tutti dotati di Green pass.
"Non solo, i quartieri hanno voluto distribuire non solo ai cavalieri e ai figuranti ma anche ai loro quartieristi il tampone. Tutti i risultati sono stati negativi".
Il popolo rossoverde che defluisce in piazza da Borgunto non è il miglior spot a favore del distanziamento.
"Lo so bene, ma si era venuta a creare una situazione problematica anche per la grande vicinanza del quartiere. Una situazione che è sfuggita di mano ma che non ha fatto danni, visto che il numero dei contagiati non si è mai impennato".
Sono volati anche un bel po’ di schiaffi...
"Uno degli elementi che fanno parte del Dna della Giostra. Se non si disturbano le carriere, un po’ di baruffa ci può stare".
Lei si è battuto fin dal primo momento per correre. Perché?
"Perché in qualche maniera dovevamo ripartire, ci sono contradaioli senesi che applaudono alla nostra scelta. Mi auguro per primo che nel giugno 2022 il Covid sia già un ricordo lontano, ma se non dovesse essere così, noi abbiamo già un progetto che abbiamo testato e da cui potremo ripartire".
La corsa iniziale al biglietto si era un po’ rallentata nel finale...
"Tutti i biglietti venduti. E non dimentichi che in piazza hanno pagato tutti. Me compreso...".
Federico D’Ascoli