Bersani dopo Panariello Cresce l’estate in Fortezza

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di Silvia Bardi

Date da segnare in agenda, anche se arrivano alla spicciolata. Prima ancora che gli organizzatori annuncino ufficialmente i nomi della prossima estate aretina che vede il gran ritorno della Fortezza come protagonista assoluta e da lungo tempo attesa, la cui presentazione ufficiale è già stata stabilita per l 16 maggio, le anticipazioni arrivano e lasciano il segno. Dopo Panariello annunciato per il 23 luglio e dopo le cinque giornate del Mengo, dal 5 al 9 luglio al Prato, Iosonouncane il 5 agosto, cantautore tra elettronica e musica d’autore, ma soprattutto Samuele Bersani. Potremmo dire, con orgoglio tutto aretino, che per lui non ci sia palcoscenico e scenario migliore. Qui il 30 luglio porterà una tappa del suo tour "Cinema Samuele" che porta il titolo del suo ultimo album fermato dal Covid e che ora riparte a tutta velocità dagli auditorium e poi nei palchi all’aperto. Ci mancava da tanto, Bersani, dai tempi di Arezzo Wave, e mancava da sette anni una sua nuova produzione discografica. Una attesa necessaria per un cantautore che non scrive mai a caso e ha bisogno di tempo per trovare emozioni da raccontare e parole per regalarci immagini in musica. Qui, come accenna lui stesso presentando il tour, accompagna gli ascoltatori nei sogni di celluloide, nella possibilità di creare universi immaginarie.

"È pensato come un film a episodi che accompagna l’ascoltatore in un percorso che riflette, nelle mie intenzioni, quello che tutti noi abbiamo intrapreso vero la rinascita, dopo gli anni bui del virus. Dal brano iniziale, Harakiri , il disco cresce, si sviluppa. Nelle diverse sale del mio cinema di fantasia iniziano a irrompere squarci di luce, sino a divenire abbaglianti, insostenibili quasi, ma meravigliosamente necessari" spiega in una recente intervista al Resto del Carlino. Un racconto che, promette, ha un lieto fine e una esortazione, riprendere in mano la propria vita e ricominciare sempre. Ma non solo nuove canzoni. I fan lo chiedono e lui lo sa perfettamente che non potrà mai fare un concerto senza ricordare le sue canzoni più belle.

Per ora 23 brani da Pixel al Tiranno, dallo Scrutatore non votante a Spaccacuore, da En e Xanax al Mostro e ancora Chicco e Spillo, Le mie parole, Il pescatore di asterischi e Giudizi universali. Tutti successi di una carriera cominciata a Bologna, grazie all’amicizia con Lucio Dalla. A quella Bologna ritratta nella copertina col Nettuno e l’orologio della Stazione fermo alle 10.25 del 2 agosto: "Perché la musica serve a non dimenticare".