Bergamaschi: "Il mio Palio da trionfatore"

Il balestriere protagonista del "cappotto" a Gubbio racconta le emozioni vissute in piazza Torre di Berta. "Una gioia da condividere"

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di Claudio Roselli

Dalla vittoria a… tavolino (per un solo mese) alla vittoria effettiva, quella sul campo e quindi quella più bella. Gianni Bergamaschi ha di nuovo messo le mani – e stavolta a pieno titolo personale – sul Palio della Balestra, consegnando a Sansepolcro una vittoria tutta sua e dal sapore particolare: "Il mio nome è stato estratto per 90esimo o giù di lì – racconta – e a darmi una mano nel posizionare sia la freccia che l’arma in spalla è stato l’ex sindaco Mauro Cornioli, che è rimasto vicino al banco. Poi, subito dopo aver tirato – e nonostante il folto numero di frecce che oscuravano la visuale – Cornioli mi ha detto senza esitazione: sei in mezzo".

Un lunedì di complimenti e felicitazioni per una bella impresa che, a distanza di due anni dalla vittoria restituita ad Andrea Cestelli, va a premiare la sportività e la correttezza di Bergamaschi: "Nel 2020 era giusto che vincesse Andrea, il cui puntale era individuabile anche senza il nome scritto e adesso mi ha fatto un gran piacere vedere la palese contentezza degli amici balestrieri per il mio successo".

Sansepolcro si gode così un 2022 che, a livello di Palio, è stato indimenticabile: "cappotto" a Gubbio e di nuovo "cappotto" in casa, con i suoi tiratori a occupare per intero i gradini del podio. Se poi si ricorda che questo è l’anno del centenario di fondazione dell’attuale società, miglior suggello non avrebbe potuto esserci, ma il presidente Stefano Tarducci esterna la propria soddisfazione anche per altri motivi, non certo secondari: "Risultato a parte – dice – credo che il vero successo sia legato intanto all’ottimo svolgimento di tutti gli appuntamenti della parentesi rinascimentale, a cominciare dall’Offerta della Cera, grazie a una regia che lavora ogni anno per migliorarli sotto ogni aspetto; e poi, ho visto un livello di partecipazione del Borgo maggiore rispetto al passato".

"Record di tiratori al Palio di Sant’Egidio, gente presente in duomo anche al concerto propiziatorio e un colpo d’occhio incredibile lungo le strade in occasione della sfilata finale: mai vista una folla del genere. È il segno inequivocabile di una voglia che sta crescendo e che avvicina sempre più i balestrieri alla città. Sull’esito del Palio – e ovviamente scherza Tarducci – da tifoso della Roma e di Mourinho sono abituato ai… triplete ma, a parte la battuta, è stato un anno eccezionale. L’anno buono come è capitato anche in passato e come è stato anche per i nostri amici di Gubbio: d’altronde, il Palio è anche questo".