Benini: "Non ci fermeremo". Bucine, la rottura spacca-Pd

E a San Giovanni Azione e Italia Viva rafforzano il fronte delle Liste Civiche

di Maria Rosa Di Termine

BUCINE

Ora lo "strappo" con il Partito Democratico è ufficiale e l’attuale primo cittadino di Bucine correrà alle prossime amministrative con la lista civica "Insieme. Nicola Benini sindaco". Già pronto il simbolo da stampare sulle schede elettorali per una sfida che vede schierata al fianco del titolare uscente del municipio buona parte degli esponenti della maggioranza di governo con l’obiettivo dichiarato di proseguire il percorso di opere e progetti avviati da 5 anni. "Se la Giunta al completo e quasi tutto il gruppo consiliare decide di intraprendere la strada della lista civica mi pare evidente che non sia l’alzata d’ingegno di una persona – afferma Benini – e forse il Pd dovrebbe porsi qualche domanda".

Alla base del divorzio un rapporto con alcuni rappresentanti Dem che nel tempo si è deteriorato: "Ci siamo trovati a fare i conti con voci prive di fondamento che ci attaccavano su svariati argomenti, dal bilancio comunale, alla gestione della casa di riposo durante la pandemia, agli allevamenti intensivi. E non c’è mai stato un vero supporto alla nostra amministrazione, neppure un comunicato stampa di appoggio, nonostante richieste in tal senso. Fino a quando mi è stato detto che una frangia del partito non era favorevole ad un mio secondo mandato, senza motivazioni precise. Ne ho preso atto, mi sono confrontato con i consiglieri e gli assessori e insieme abbiamo ritenuto che non fosse giusto farsi da parte dopo aver governato al meglio in un periodo così complesso". Il sindaco cita l’emergenza Covid e l’impegno per tenere aperta la Rsa del paese colpita duramente dal virus. Ed ancora, l’inchiesta della Dda di Firenze sullo smaltimento illecito del keu i fanghi prodotti dalla concia delle pelli e gli scarti derivanti dalle lavorazioni orafe, con l’opera coordinata con Regione, Arpat e autorità giudiziaria per la messa in sicurezza dell’impianto di Levane e di altri 2 siti. "Abbiamo risolto il contenzioso del Project aperto da più di 15 anni, affrontato il rincaro della bolletta energetica e delle materie prime - riprende - e ottenuto finanziamenti per 5 milioni di euro dal Pnrr per i lavori pubblici. A dicembre infine è stato approvato un bilancio sanissimo".

Da qui la convinzione di dover continuare quanto iniziato con un patto civico tra persone con competenze diverse convinte che il prossimo quinquennio sarà decisivo per la crescita e la valorizzazione della Valdambra e che la guida migliore sia proprio Benini. Via, dunque alla lunga marcia di avvicinamento al voto e la nuova formazione si dice pronta a dialogare con tutti. Anche con il Pd? "Non ho chiuso io la porta", risponde l’amministratore, facendo capire però che ricompattare il fronte sarà arduo. Il Partito Democratico intanto è impegnato nella campagna d’ascolto nelle frazioni. Farà altrettanto? "Se avessi bisogno ancora della campagna d’ascolto sarei stato un pessimo sindaco", chiosa. E se in terra valdambrina gli schieramenti si stanno delineando, a San Giovanni il cartello alternativo al centrosinistra si amplia con l’adesione al progetto delle Liste Civiche Sangiovannesi di Azione e Italia Viva.