
Doppio furto in banca
Arezzo, 19 febbraio 2022 - Due colpi in sequenza e ravvicinati nel cuore della notte e nel mirino di una banda di professionisti del crimine sono finite due filiali della Banca del Valdarno nel comune di Cavriglia. Prima quella del capoluogo dell’ex bacino lignitifero, poi l’altra a San Cipriano a due passi dalle torri della centrale Enel di Santa Barbara. Erano da poco passate le 2 quando l’allarme anti-intrusione dell’agenzia di viale Principe di Piemonte ha iniziato a suonare. Almeno tre persone, con i volti coperti da passamontagna, dopo aver forzato una delle porte di ingresso, sono entrate all’interno della palazzina, riuscendo a impossessarsi dei roller cash, le cassette di denaro contante a disposizione dei bancari. Contenitori molto pesanti e blindati con apertura temporizzata e non murati che nonostante il peso i soliti ignoti sono riusciti a portar via con relativa facilità. Un’azione che si è consumata in un batter d’occhio e i malviventi si sono allontanati a bordo di un’auto che avevano rubato a Levanella di Montevarchi poco prima di mettersi all’opera. Qualche minuto ed ecco risuonare ancora il sibilo inequivocabile di una nuova incursione nell’altra agenzia dell’istituto di credito nel territorio cavrigliese. Erano bastati pochi minuti al gruppo per raggiungere via delle Cantine a San Cipriano, lungo la Strada Provinciale delle Miniere, ed agire in copia carbone. Due furti che in totale hanno fruttato un bottino di diverse decine di migliaia di euro, dalle prime stime circa 50 mila. Quindi la fuga, dopo aver abbandonato la vettura poco distante dal luogo delle razzie insieme alle casseforti forzate e ovviamente vuote. Nel frattempo si mettevano in moto le pattuglie dei Carabinieri del Radiomobile della Compagnia di San Giovanni, delle stazioni di Cavriglia e Castelnuovo dei Sabbioni e di Terranuova Bracciolini, oltre al personale della scientifica che ha eseguito i rilievi del caso e acquisito i filmati della telecamere dei circuiti di videosorveglianza interni. Le ricerche successive hanno permesso di ritrovare non lontano dalla seconda agenzia, nella frazione di Meleto, la macchina rubata usata per gli spostamenti a conferma che tutto era stato studiato nei minimi dettagli e che c’era un altro mezzo ad attendere i fuggitivi. Gli inquirenti hanno anche raccolto in entrambe le località le testimonianze di chi risiede a contatto con i locali della Bcc e le indagini sono in corso e coinvolgono le stazioni cavrigliesi e il Nucleo Operativo e Radiomobile. I controlli proseguono, ma intanto spunta una curiosa analogia tra i due raid messi a segno nella vallata e il colpo simile nella dinamica ma sventato 24 ore prima, la sera tra mercoledì e giovedì passati, ad una sede della Banca Popolare di Milano di Marlia in provincia di Lucca.