
Bagarre zuccherificio. L’ex sindaco Brandi:: "Solo capannoni e fotovoltaico"
"Ex zuccherificio, cosa si vuole nascondere?". Torna a parlare di Castiglion Fiorentino l’ex sindaco della città del Palio, Paolo Brandi. Che sia o meno un antipasto di una ipotetica discesa in campo in vista delle amministrative 2024, Brandi entra sull’affaire Area Sadam.
Davanti ai cancelli dello stabile, l’ex primo cittadino ha registrato un video poi rilanciato sui social in cui solleva qualche perplessità - a usare un eufemismo - sull’incontro tra la nuova proprietà della struttura e la commissione istituita ad hoc per vigilare gli sviluppi di quell’area che segnò la fortuna produttiva del paese. E infatti da qualche giorno che l’opinione pubblica castiglionese è di nuovo focalizzata sull’ex zuccherificio, anche perché la nuova proprietà la Gibbi srl, rappresentata dal legale rappresentante Gaetano Buglisi, settimana scorsa ha incontrato il sindaco e alcuni consiglieri comunali.
Dalla riunione - quantomeno blindata sui contenuti - la proprietà aveva però assicurato che non rientrava tra i loro piani quella di mettere in piedi una centrale biomassa. "Ma questa più che una promessa è una presa d’atto - esordisce Brandi - perché gli strumenti urbanistici del comune di Castiglion Fiorentino già escludono questa possibilità da molti anni". E allora perché si è fatta questa promessa, si chiede retoricamente Brandi. "Perchè evidentemente si vuole coprire qualcos’altro: dentro quella riunione è stato detto che la proprietà vorrebbe realizzare capannoni industriali - spiega Brandi - ma per fare che cosa?".
E poi, anticipa sempre Brandi sui contenuti, "è stato anche detto che si vuole fare un parco fotovoltaico di sette ettari in una proprietà che però è all’interno del vincolo delle zone protette e speciali della carta natura della regione Toscana: quindi ad oggi non potrebbe essere realizzato". E poi l’attacco all’amministrazione Agnelli: "può un’amministrazione dimenticarsi di 120 ettari di area industriale che potrebbero invece essere adoperati per creare lavoro e sviluppare occasioni?". "Se guardate questa area è ridotta ad un ricettacolo di animali selvatici, a rischio di incendi, con un’area lasciata ai cassonetti con le bonifiche mai terminate - prosegue Brandi - perchè questo costante abbandono?". Qui si può giocare una partita importante, sostiene Brandi. "Non soltanto quella legata all’industria tradizionale ma anche sugli Its, gli istituti tecnici speciali che consentono attraverso fondazioni di mettere insieme industrie, amministrazioni e università per creare lavoro e startup: per creare finalmente un collegamento tra formazione e creazione di forza lavoro". "Ma il problema è che qui - conclude l’ex sindaco - mancano le idee e i progetti".