LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Badia, vertice sicurezza. Misure contro la violenza. Traffico, via allo stop nei weekend di movida

Oggi sul tavolo istituzionale arriva anche il dossier sulla piazza. Pronto un patto con gli esercenti per fermare le aggressioni. Il Comune conferma l’area pedonale nel centro: si parte dal 17.

Badia, vertice sicurezza. Misure contro la violenza. Traffico, via allo stop nei weekend di movida

Badia, vertice sicurezza. Misure contro la violenza. Traffico, via allo stop nei weekend di movida

La movida può partire. Ma oggi "sale" in prefettura. E non solo per il caso Porcinai, sul tavolo istituzionale aperto dal prefetto De Luca c’è anche la questione della Badia. Tema caldissimo, dopo l’aggressione al barista che per difendere i clienti ha tentato di dividere due gruppi rivali ed è finito al pronto soccorso.

Intanto è iniziato il count down e lo start alla movida scatta tra otto giorni, anche se il popolo della notte è già in movimento. L’ok dal Comune è arrivato, in giunta la delibera dell’assessore Chierici è stata approvata, la data è fissata: 17 maggio.

È il giorno, anzi la sera, giusto all’ora dell’aperitivo e fino a quella di Cenerentola, cioè dalle 19 alle 24, il quadrilatero del centro si trasforma in un mega-locale a cielo aperto. Tavolini sulla strada, passeggiate in libertà senza lo slalom tra le auto, cinque ore di divertimento, assaporando con gli amici il piacere di stare insieme e, magari, tirare tardi. La mappa delle chiusure - venerdì e sabato - comprende anche via Guido Monaco, via Cavour e piazza della Badia. Palazzo Cavallo ha confermato il piano già varato un anno fa.

Ma in una delle zone "calde" dell’estate aretina, l’attenzione è già ai massimi livelli dopo l’aggressione del barista che ha tentato di dividere due gruppi rivali: i residenti lamentano degrado e inciviltà puntando il dito su chi frequenta i locali, gli imprenditori rilanciano sul tema della sicurezza per poter lavorare senza rischiare botte o parapiglia; le istituzioni lavorano a un piano di controlli e azioni preventive. Con il sindaco Ghinelli che spariglia e propone ai titolari dei locali di fare la loro parte pagando di tasca propria la vigilanza privata. Proposta che incassa una reazione tiepida dai diretti interessati e trova nelle parole dei vertici di Confcommercio la sollecitazione a potenziare le iniziative sul versante della sicurezza perchè, come ribadisce Catiuscia Fei, direttore aggiunto dell’associazione di categoria, "servono senz’altro più controlli e attività repressive, con sanzioni e punizioni esemplari a chi contravviene le leggi e le principali norme del vivere civile. Perchè quello della zona pedonale sì o no è un falso problema, se non si va alla radice della questione. Noi siamo disposti a collaborare ma in tema di sicurezza e rispetto delle regole l’ultima parola ce l’hanno le istituzioni, in primis la prefettura, non certo gli imprenditori". Parole che negli ambienti di Palazzo Cavallo non hanno avuto l’effetto del velluto, cioè una carezza. Ma oggi in prefettura il tema è al centro della discussione. Ed è in questo contesto che De Luca aprirà il dossier al quale ha lavorato insieme ai suoi uffici: un protocollo di intesa con gli esercenti per stabilire i criteri di un lavoro condiviso che ha come obiettivo comune il contrasto alle notti di follia che purtroppo la cronaca continua a registrare.

Non c’è un’emergenza, sia chiaro, tuttavia la preoccupazione tra gli addetti ai lavori e i residenti sale. Per questo il "patto di ferro" tra istituzioni e imprenditori servirà a spegnere qualsiasi focolaio di violenza dovesse riaccendersi nella piazza più cara ai giovani. La piazza del divertimento sano.

Tra i punti oggi al confronto, c’è la vigilanza privata appannaggio dei locali e l’impegno a garantire il decoro della piazza, quando la notte della movida lascia il posto all’alba.