CLAUDIO ROSELLI
Cronaca

Badia al Vento, ancora un rinvio. Sospesa la conferenza dei servizi

I contrari al parco eolico hanno fatto capire come alcuni aspetti non sono stati tenuti in considerazione. Il piano prevede la collocazione di sette aerogeneratori alti 180 metri sul territorio comunale di Badia Tedalda.

Non c’è ancora chiarezza per quanto riguarda la realizzazione del progetto eolico in Valtiberina

Non c’è ancora chiarezza per quanto riguarda la realizzazione del progetto eolico in Valtiberina

di Claudio Roselli

Oltre sei ore di accesa discussione per una conferenza dei servizi che alla fine è stata sospesa. Non c’è ancora, quindi, una "fumata" – bianca o nera che sia – sul progetto eolico "Badia del Vento", che prevede la collocazione di sette aerogeneratori alti 180 metri sul territorio comunale ma nella zona di confine appenninica con l’Emilia Romagna, sulla quale ricadrebbero gli impatti paesaggistici delle torri. Che cosa è dunque avvenuto? Perché ieri non vi è stato un pronunciamento definitivo sull’impianto, il primo della serie previsto nella zona dell’Alta Valmarecchia? La Regione Toscana, propensa per l’ok all’autorizzazione, sta tenendo (o terrà a breve) una riunione interna per ridefinire la propria posizione univoca, né è dato sapere – al momento - quanto tempo potrà impiegare per dire di nuovo la sua. Di certo, la conferenza dei servizi è ora tutta in mano sua.

La novità saliente di giornata è costituita dalle criticità di progettazione emerse sulla valutazione di incidenza e relative alle aree comprese nella rete Natura 2000 (aree protette, in altre parole), che sono quella del Sasso di Simone e Simoncello sul versante marchigiano e la zona del monte Fumaiolo in Romagna. Un’altra osservazione è poi arrivata dalla Regione Marche e dal Comune di Carpegna, che hanno evidenziato un impatto paesaggistico e ambientale dell’impianto sul loro territorio, specie per ciò che riguarda la parte alta del monte Carpegna. Riassumendo, quindi, i contrari a "Badia del Vento" hanno fatto capire alla conferenza dei servizi come alcuni aspetti della questione non siano stati tenuti nella dovuta considerazione dalla società proponente. La Toscana deve ora prendere atto di queste osservazioni e decidere, fermo restando che… "Il nostro giudizio sarà positivo solo quando il progetto verrà bocciato", ha rimarcato il sindaco del piccolo Comune romagnolo di Casteldelci, Fabiano Tonielli, da sempre in prima linea contro l’installazione delle pale sul crinale di Appennino.

In questo, il primo cittadino può contare sull’appoggio delle Regioni Emilia Romagna e Marche, delle Province di Rimini e di Forlì Cesena, dell’Unione dei Comuni della Valmarecchia, della relativa Soprintendenza assieme a quella di Siena, Grosseto e Arezzo e dei colleghi sindaci di Carpegna e di Borgo Pace. Non solo: a essi, altra novità di turno, si è aggiunta con il suo parere negativo anche l’amministrazione comunale di Sestino.