Badante ruba l’oro: incastrata con 10 euro

Ha fatto sparire gioielli dalla casa degli anziani che accudiva: 10 mila euro il bottino. Dopo il furto di una banconota la perquisizione in casa

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di Maria Rosa Di Termine

Galeotti furono gli ultimi 10 euro, una cifra esigua se paragonata al valore dei gioielli che aveva fatto sparire nel giro di due anni, sottraendoli un po’ alla volta ai due ultranovantenni che era chiamata ad accudire. La protagonista in negativo della storia è una collaboratrice domestica "infedele" scoperta dai carabinieri di Cavriglia proprio perché non aveva resistito alla tentazione di prendere anche quella banconota. Gli uomini dell’Arma cavrigliesi erano sulle sue tracce da qualche settimana, da quando una coppia di anziani di Montevarchi aveva suonato al portone della caserma per denunciare le misteriose sparizioni di preziosi e denaro contante cominciate nel 2021 e proseguite con cadenza pressoché settimanale. Ai militari i due avevano portato anche i disegni dettagliati dei gioielli svaniti nel nulla e il cui valore si aggirava sui 10 mila euro. Le indagini sono iniziate partendo dalle frequentazioni più assidue dei pensionati e i sospetti si sono indirizzati ben presto su una delle colf, una incensurata di 60 anni che prestava servizio nell’appartamento ormai da tempo.

Occorrevano tuttavia dei riscontri oggettivi e gli investigatori si sono messi al lavoro visionando i filmati della rete di videosorveglianza interna alla casa e quelli ripresi dalle telecamere delle zone vicine. E le immagini hanno irrobustito la loro ipotesi iniziale, vale a dire che la responsabile fosse per l’appunto la governante. Per ottenere la certezza, però, serviva un elemento decisivo che è arrivato nel momento in cui a volatilizzarsi è stato quel biglietto da 10 euro. I derubati hanno subito informato dell’ammanco gli uomini in divisa che sono intervenuti fermando la domestica per la strada. E dal controllo è spuntata la banconota incriminata. Messa alle strette, alla fine, la sessantenne ha ammesso le proprie responsabilità avvalorate durante la perquisizione domiciliare eseguita in flagranza di reato con il ritrovamento della maggior parte degli oggetti in oro di assoluto pregio, tra cui un bracciale di Buccellati, orecchini con perle e brillanti, una collana a doppio giro e due spille a motivi floreali incastonate di zaffiri. Insomma, il quadro era ormai chiaro e i Carabinieri hanno denunciato la donna alla Procura della Repubblica di Arezzo.

Dovrà rispondere di furto in abitazione aggravato e continuato. Ad ogni modo gli accertamenti proseguono nella speranza di riuscire a recuperare quanto manca all’appello. La vicenda risolta dai militari del capoluogo dell’ex bacino minerario richiama alla mente altre più o meno analoghe avvenute nella vallata. Risalgono a qualche anno fa alcuni episodi che avevano suscitato scalpore. Il primo a Montevarchi dove un badante di Frosinone aveva rubato l’utilitaria della sua assistita, stavolta una over 80 non autosufficiente, ed era stato rintracciato e deferito all’autorità giudiziaria perché coinvolto in un incidente stradale in Liguria.

Un secondo era accaduto a Levane con la denuncia di una valdarnese che aveva prelevato mille euro dal conto corrente dell’ottantenne di cui doveva prendersi cura, servendosi a più riprese del bancomat dell’anziano e nella stessa maniera aveva agito una sua "collega" che si era impossessata della card e del relativo codice pin del suo assistito, manco a dirlo ottuagenario, spillandogli quasi 5 mila euro. Fatti da stigmatizzare soprattutto perché viene carpita la fiducia di persone fragili e che hanno necessità di aiuto e sostegno.