
Autobiografia. I protagonisti del Festival
ANGHIARI
Tanti gli spunti di riflessione e i momenti significativi nell’edizione 2023 del Festival dell’Autobiografia di Anghiari, andato in scena lo scorso fine settimana nella circostanza in cui la Libera Università dell’Autobiografia, che da sempre lo organizza, ha festeggiato i 25 anni di attività. Tra questi l’intervento al pianoforte del maestro Emanuele Ferrari, l’incontro con il finalista del Premio Strega 2023 Andrea Canobbio (autore del memoir familiare "La traversata notturna"), la mostra fotografica "Nell’ombra la luce. Nell’ombra vedere", di Daniele Gussago all’Atelier Busatti con immagini dedicate agli undici anni di attività di Compagnia Lyria nella Casa di Reclusione Verziano di Brescia e l’incontro con Paolo Masini, presidente del Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana di Genova e con Natalia Cangi, direttrice dell’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano. Particolarmente significativi, poi, i riconoscimenti che la Libera Università dell’Autobiografia ha come ogni anno attribuito a personalità della cultura: il premio assegnato dal Centro Ricerche e Studi autobiografici "Athe Gracci" alla regista Alina Marazzi, autrice fra l’altro del pluripremiato "Un’ora sola ti vorrei" e il Premio Città dell’Autobiografia, assegnato a Lidia Ravera (nella foto col sindaco Polcri) per la lunga e poliedrica carriera di scrittrice che dal 1976 ad oggi l’ha vista impegnata a raccontare e a far riflettere sulla società contemporanea.
Nel suo intervento, la Ravera ha sottolineato come la scrittura l’abbia "aiutata a sopravvivere" e ha rivolto ai giovani un importante invito: "scrivete, imparate a rallentare e a guardarvi vivere. Rallentate l’acqua del torrente in cui vivete".