GAIA PAPI
Cronaca

Assalti alle aziende . Banda del buco firma due colpi in una notte. Pareti sfondate e raid

Nel mirino la Delta Style di Viciomaggio: rubati preziosi in lavorazione. A Chianicella i banditi approfittano di un cantiere edile per il piano. Svaligiata la ditta Il Tulipano, il bottino ammonta a 70 mila euro .

Assalti alle aziende . Banda del buco firma due colpi in una notte. Pareti sfondate e raid

Assalti alle aziende . Banda del buco firma due colpi in una notte. Pareti sfondate e raid

Non si fermano le razzie nelle aziende di preziosi. E’ una escalation che comincia a far paura. Nella notte scorsa ben due ditte sono finite nel mirino dei malviventi. Sono la "Tulipano" a Chianicella dalla quale hanno portato via 100 chili d’argento, per un valore che si aggira intorno ai 70 mila euro, e la "Delta Style" di Viciomaggio. Qui si sono intascati quasi un chilo d’oro trovato sui tavoli di lavorazione, per 50 mila euro di bottino. Stavolta, l’entità dei furti è meno clamorosa rispetto agli ultimi colpi, con i quali, però hanno in comune, la tecnica. Anche in questi casi la banda è entrata da aziende confinanti, nelle quali hanno realizzato un foro per aprirsi il varco. In azione la stessa gang? E’ ancora difficile ipotizzarlo nelle indagini condotte nel primo caso dalla polizia e nel secondo dai carabinieri. Quel che è certo che le bande del buco, anche se sono più di una, hanno trovato in questo modus operandi una tecnica assai efficace. E intanto, quando manca meno di una settimana ad OroArezzo, l’evento tanto atteso dal distretto, siamo ormai a cinque colpi nel giro di appena venti giorni. Un’ondata cominciata dal blitz più cospicuo quello di Anghiari: 300 mila euro, per quasi 400 chili d’argento. E arrivata fino alla notte scorsa. Erano le 1,30 quando a Viciomaggio è suonato l’allarme dell’azienda Delta Style che segnalava un’intrusione: sul posto sono accorsi i vigilantes e i carabinieri di Arezzo. Pochi minuti per arrivare sul posto, ma i ladri si erano già dileguati arraffando quello che hanno trovato, 700 grammi di oro semilavorato, ancora sui banconi. Così come succede nella maggior parte dei colpi alle aziende d’argento in cui, per la grande quantità di materiale lavorato, viene normalmente lasciato sui banconi e non riposto nelle casseforti. Ecco il motivo che spiega i numerosi attacchi. Colpi molto più semplici, senza dover far saltare o forzare le casseforti. Alla Delta Style, in verità, i ladri hanno provato ad attaccarne una delle due, ma lo scattare dell’allarme li avrebbe messi in fuga con i 700 grammi di oro. Appena tre ore dopo, alle 4,30 a Chianicella, una banda entra nell’azienda Il tulipano approfittando della presenza di un cantiere in un’impresa confinante. Sempre il solito foro, l’ingresso nel cuore dell’azienda e via con argento per decine di migliaia di euro. Sul posto la squadra Mobile che sta indagando insieme alla polizia scientifica. L’allarme, secondo le prime ricostruzioni, in questo caso sarebbe stato disattivato. I colpi di stanotte rientrano nel filone delle bande del buco, come quella in azione la notte del 18 aprile a Tegoleto, ai danni della Shine Group o a metà dicembre a Quarata, nella Silver Light. Raid minori, ma che bastano a tenere alta la paura, mentre quella degli assalti in stile militare è la più redditizia. Come quello avvenuto ad Anghiari il 12 aprile, quando nel blitz da 300 mila euro, fu adoperato addirittura un Tir per chiudere le vie intorno alla Nicol Preziosi. Rientrano in questa categoria anche il colpo alla Multiform di Quarata messo a segno ad ottobre, con un milione di bottino; e ancora alla Jessica Jewels di Pergine Valdarno, quasi un milione di gioielli, e poi alla Forval sempre di Anghiari, 700 mila euro di preziosi spariti alla vigilia di Natale 2022.