
magnolfi
Arezzo, 9 febbraio 2015 - Da sempre l’ospedale di Arezzo è all’avanguardia in Italia nello sviluppo e nell’applicazione delle tecniche collegate all’ecografia diagnostica. Una “scuola” che ogni anno trova nuovi ambiti di approfondimento. Da giovedì a sabato prossimi un selezionato gruppi di medici italiani seguiranno un “Corso di Ecografia del tubo digerente”, disciplina quasi sconosciuta a livello italiano. Direttore del corso è Fabrizio Magnolfi, Direttore della Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva della Asl e direttore del dipartimento di Medicina Specialista, affiancato come relatori e tutor da Vito Annese di Firenze, Angelo Ricciuti di Pisa, Andrea Riannetti di Grosseto, Elena Bongini, Francesco Caneschi, Stefano Gozzi, Giacomo Matricardi, Serena Paoli e Marco Rossi di Arezzo . «L’ecografia del tubo digerente – spiega Magnolfi - è ancora poco diffusa. Abbiamo molte richieste di partecipazione da tante Regioni, ma abbiamo accettato solo 16 partecipanti che vengono divisi a gruppi di 4, in modo che ciascun gruppo venga seguito da un tutor. Con l’ecografia si può “vedere il tubo gastro-enterico” (cosa non a tutti nota) e in maniera innocua e semplice si possono ricavare informazioni preziose, tali da far risparmiare in molti casi il ricorso ad altre indagini strumentali, magari invasive come quelle endoscopiche o che comportano un rischio radiologico quale la Il corso è rivolto a medici con esperienza di ecografia addominale, ha lo scopo di illustrare le tecniche e le metodiche ecografiche utilizzate per lo studio del tratto gastroenterico e di evidenziare la semeiotica ecografica del tratto gastroenterico normale e gli aspetti ecografici delle sue
patologie. Una particolare attenzione è dedicata alla tecnica convenzionale di esame del tubo gastroenterico, oltre che al razionale e alla modalità di impiego dei mezzi di contrasto orale ed endovenoso».