REDAZIONE AREZZO

Aria di sagre. Tra maccheroni e lumache

La domenica delle grandi feste paesane. Ecco la mappa delle manifestazioni più importanti.

Aria di sagre. Tra maccheroni e lumache

Domenica di sagre e feste paesane. E’ tornata la Sagra del Maccherone a Battifolle. Oggi e poi dal 6 al 9 giugno a Battifolle, si svolge la 42° edizione della Sagra del Maccherone. La Polisportiva Battifolle organizza dal 1981 la ‘Sagra del Maccherone’ al fine di tramandare una delle più antiche tradizioni culinarie della nostra terra: l’arte di impastare, spianare e tagliare a mano la pasta all’uovo con lo scopo di ottenere uno dei prodotti tipici della nostra tavola, il Maccherone. Con questo termine infatti, almeno nella zona di Arezzo, si fa riferimento alla meglio conosciuta ‘Tagliatella’ condita con il ragù di carne. Torna oggi a Indicatore la tradizione della Festa degli Antichi Sapori. Stasera pizzeria e ristorante con menù e piatti tradizionali, ballo liscio attrazione e intrattenimento bimbi. In caso di pioggia ristorante al coperto. "Le date dell’edizione 2024 - spiegano dal Centro di Aggregazione sociale di Indicatore - sono state anticipate in accordo con il Comune a causa della concomitanza con le elezioni per il rinnovo del parlamento europeo fissate per i giorni 8 e 9 giugno. Il Cas di Indicatore è infatti sede di seggio elettorale e tale fatto non consente di organizzare nessuna manifestazione pubblica, durante lo svolgimento delle operazioni di voto, nelle aree adiacenti al circolo". Oggi si conclude anche la 39ª edizione del Festival della Lumaca, in località Fossa del Lupo, nei pressi di Camucia, nel comune di Cortona. Imperdibile appuntamento per gli appassionati di un piatto "povero" della tradizione contadina, ma delizioso e prelibato, e oggigiorno una vera specialità, nemmeno facile da trovare: la lumaca. La specialità locale che dà il nome alla sagra è "Lumache in salmì" servita dalle 19 in poi, sia al tavolo che da asporto. Si tratta di una festa che ha superato le 30 edizioni; curiosa la nascita dell’evento, dovuto alla fondazione, caso probabilmente unico in tutta la Toscana, di un circolo sportivo paesano denominato Juventina che fondeva i tifosi locali, equamente divisi tra Juventus e Fiorentina; da questa imprevedibile e più unica che rara, appunto, fusione, nasce il gruppo sportivo tuttora esistente, a cui si deve anche l’idea del Festival della lumaca.