Oro, tentato blitz di notte: furgoni e chiodi in strada, spenti lampioni e telecamere FOTO

Nel mirino Oro Catene in via Baracca: bloccata l'area, tagliate le inferriate e sfondato vetro. Acetilene per far saltare la cassaforte. Guardia giurata dà l'allarme alla polizia

Oro catene

Oro catene

Arezzo, 14 gennaio 2022- Si riapre la stagione dei maxi-furti alle aziende orafe con tecniche da vero e proprio assalto? E' lo scenario davanti al quale si sono trovati di fronte nel corso della notte gli agenti di polizia e poi i vigili del fuoco, allertati per liberare la strada.

Nel mirino è finita la Oro Catene di via Baracca, nella zona dell'aeroporto. In base alle prime ricostruzioni ancora in corso i banditi hanno usato dei furgoni messi di traverso per bloccare l'accesso alla strada e sparso per lo stesso motivo manciate e manciate di chiodi sull'asfalto.

Quindi hanno disattivato tutti i punti luce, e quindi in particolare i lampioni, e oscurato le telecamere di sorveglianza posizionate dall'inizio della strada fino alle aziende che vi si affacciano. E' stato a quel punto che hanno superato il cancello di accesso, tagliando le inferriate e rompendo un vetro e arrivando nella zona della cassaforte.

L'obiettivo doveva essere quello di arrivare alla cassaforte e farla saltare per depredarne il contenuto. E nella zona della cassaforte dovrebbero essere arrivati, tentando di farla saltare con bombolette di acetilene. Ma a quel punto la chiave di volta è staton una guardia giurata del corpo vigili giurati: avvicinandosi alla zon si è reso conto di quanto stava succedendo e ha dato l'allarme alla polizia, arrivata sul posto in forze e a sirene spiegate, costringendo la banda a farsi indietro e fuggire a mani vuote..

Uno scenario che riporta di colpo al marzo del 2011, all'ormai celebre assalto alla Salp di Poggio Bagnoli: in quel caso le vie d'accesso ad un intero paese erano state bloccate, usando in quel caso non solo auto e furgoni ma anche uno scuolabus. E in quel caso il colpo era andato a segno, con un bottino di tre milioni di euro

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