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Arezzo nel Trecento: intrighi, giochi di potere e la cessione ai fiorentini

Arezzo nel Trecento, una città segnata dalla politica filofiorentina degli arciguelfi, capeggiati dagli Albergotti, ai quali si contrapponevano i ghibellini che avevano nella famiglia dei Tarlati di Pietramala il loro principale punto di riferimento. Due opposti schieramenti che cercarono di appoggiarsi a potentati di ben altra levatura che poi non furono in grado di controllare. Intrighi, strategie, giochi di potere nel libro "1384, la presa della città: Arezzo nelle mani di Enguerrand de Coucy" di Simone De Fraja (nella foto) che sarà presentato oggi alle 17,30 nell’auditorium Ducci di via Cesalpino di Arezzo per iniziativa della Società Storica Aretina. Ad illustrare i contenuti del volume sarà Pierluigi Licciardello, ricercatore in letteratura latina medievale all’Università di Bologna, mentre a coordinare l’incontro, patrocinato dal Comune di Arezzo, sarà Luca Berti, autore anche della prefazione del libro.

In questo contesto storico nascono la cessione della signoria al futuro re di Napoli Carlo di Durazzo nel 1380 e la presa della città da parte del condottiero francese Enguerrand de Coucy nel 1384, che poi cedettero Arezzo ai fiorentini.

De Fraja riporta l’attenzione su queste vicende, decisive per le sorti dell’Arezzo tardomedievale, un tempo al centro dell’attenzione della storiografia locale, allargando ben oltre lo sguardo alla figura di Enguerrand e alle vicissitudini contemporanee della imponente fortificazione di Coucy.

Simone De Fraja, avvocato e saggista esperto di fortificazioni e vicende militari, fa parte di associazioni culturali nazionali e cittadine, fra le quali la Società storica di cui è vicepresidente oltre che socio fondatore.

Edito da Aska di Firenze il volume, di 88 pagine, propone numerose immagini nomi di persona e di luogo. In occasione della presentazione sarà venduto a un prezzo promozionale.