Salvatore Mannino
Cronaca

Le pagelle della Giostra: la solita supercoppia gialloblù da 10 e lode

Bene Parsi, con una carriera perfetta sul 5, in ribasso Vedovini e Marmorini, anonimo Vanneschi. Gli errori da matita blu di Innocenti e Rauco

Gian Maria Scortecci ed Elia Cicerchia esultano abbracciati

Arezzo, 2 settembre 2019  - LA GIOSTRA è quella cosa nella quale si sfidano quattro quartieri e otto cavalieri ma alla fine vince sempre (quasi) Santo Spirito. Nel calcio era la Germania (ai mondiali) e la Juve (in serie A) ma la Colombina della supercoppia Scortecci-Cicerchia (in rigoroso ordine di discesa in campo) vale la Germania e la Juve dei tempi migliori. Basti una cifra. Da quando sono scesi in terra a miracol mostrare (come la Beatrice di Dante) il Cecchino Elia e l’enfant du pays (il figlio del quartiere) Gianmaria, hanno vinto dieci lance su diciassette. Ben oltre il 50 per cento. Roba da marziani. E partendo appunto dagli extraterrestri vediamo le pagelle.

SCORTECCI E CICERCHIA 10 e LODE Sono come la Ferrari di Lauda e la Mercedes di Hamilton: troppo forti per gli altri, cui restano soltanto le briciole. Stavolta, come era prevedibile dopo la frenata di giugno, si invertono i fattori del prodotto, ossia corre prima Gianmaria. Il risultato, al contrario che nell’aritmetica, cambia eccome. Perchè è subito centro che poi Elia rifinirà. I più grandi di adesso, fra i più grandi di tutti i tempi.

GIANMARIA SCORTECCI 10 e LODE Una macchina da guerra che non fallisce un colpo: cinque a settembre come a giugno. Stavolta il centro è leggermente meno netto, ma cosa volete che cambi? L’aveva profetizzato Martino Gianno, il suo pigmalione, che valeva quanto il collega, agli inizi più freddo. Lui ha calmato un po’ del suo sangue caliente e da allora non si ferma più.

ELIA CICERCHIA 10 e LODE Di stima e per la gelida determinazione con cui va a colpire un quattro per lui fin troppo facile, ma quello appunto serviva. Peccato non averlo visto in una carriera meno scontata, c’è ancora da capire se il cecchino ha ritrovato se stesso. Verrà buona la prossima notturna di giugno. Intanto si adatta al ruolo di cavalier servente. Come i Re della Piazza sa recitare tutte le parti.

DAVIDE PARSI 10 Il tiro che non ti aspetti da uno che il cinque in gara non lo aveva mai preso. Rompe il ghiaccio con una carriera che rasenta la perfezione, ma non basta. Adesso, però, a Porta del Foro hanno due cavalieri da centro. Mica poco dopo la miseria.

GABRIELE INNOCENTI 2 Come il punteggio che porta a casa. Sbaglia tutto e compromette la Giostra giallocremisi. Riprende la lancia per miracolo ed è la tera volta. Particolare su cui meditare.

ENRICO VEDOVINI 5 Il vecchio leone perde colpi. Raramente gli era capitato di mancare il colpo gobbo per due edizioni di fila. Da rivedere ma in ribasso.

TOMMASO MARMORINI 5 Un tiro anonimo per una carriera senza storia. A chi serve quel 4?

LORENZO VANNESCHI 5 Un altro che non trova la verve giusta. Il 4 è largo, lontano dal centro. Rischia la sostituzione.

ADALBERTO RAUCO 0 Spiace attribuire un voto così a un tiro che poteva essere da 10 se la lancia non fosse rimasta per terra. Il 5 avrebbe rimesso in gioco Porta Crucifera, lo 0 la uccide. Non sarà da questi particolari che si giudica un giostratore ma pesa.