Silvia Bardi
Cronaca

Torna la Fiera ma non c'è più il mestolo: restano 5 banchi su 232, domina la porchetta

Da sabato a lunedì il classico appuntamento di settembre. Così il percorso degli espositori e le modifiche al traffico

Fiera del Mestolo

Arezzo, 7 settembre 2017 - C’ERA UNA VOLTA la mestolaia, la signora che al mercato vendeva mestoli, forchette di legno e attrezzi da cucina simili. Già, il mestolo. Chi era costui? Bisogna ricorrere ai vecchi dizionari per saperlo e così ci spiegano che con il mestolo «si schiuma la pentola, si cava roba da quella, si assaggia la roba che bolle e si mangia». Qualcuno si sarà già scandalizzato: chi è l’aretino che non conosce il mestolo se dal secolo scorso a settembre gli dedichiamo pure una fiera che dura tre giorni? Per ora qualcuno è rimasto, ma sarà bene appuntarlo a futura memoria, tramandarlo ai nipoti e magari fare scorta se è vero che ogni anno vanno cambiati, per igiene, anche se a mestolare sughi che bollono sono rimasti in pochi.

Perché questo preambolo? Perchè per la prossima fiera del mestolo del 9, 10 e 11 settembre su 232 espositori, i banchi di legni e vimini saranno solo cinque. Il minimo storico che rischia di fare del mestolo, dei taglieri, dei mattarelli e delle spianatoie una specie in via di estinzione. Sempre che che gli imitatori di turno non immettano nel mercato qualche strano surrogato simil legno.

E COSÌ alla tre giorni del mestolo il cucchiaio di legno e i suoi accessori toccherà cercarli con il lanternino perché di lui fra un po’ resterà solo il nome. A onor del vero la tre giorni di settembre da anni è saldamente in mano agli alimentaristi a conferma che la piazza aretina ha buon appetito. La coincidenza con la sagra della porchetta di Monte San Savino fa diventare Arezzo una appetibile succursale perché a conti fatti gli incassi migliori sono sempre gli alimentaristi a farli. Ai nastri di partenza, ad aggiudicarsi il posto già prenotato, saranno 59 quelli che vendono panini, pesce fritto, porchetta, olive, brigidini e specialità varie. Tutti gli altri generi, non alimentari, dai casalinghi all’abbigliamento e calzature, dai giocattoli agli accessori per la casa e oggettistica varia, occuperanno i rimanenti 173 posti.

UN NUMERO in leggero calo che si snoderà come di consueto tra via Spinello, via N. Aretino, via Guadagnoli (da via Margaritone a via Crispi), Arena Eden, via Margaritone, via Assab, via P. Aretino, piazza S.Agostino. Numeri in calo, si diceva, rispetto ai 280 dei tempi d’oro. In molti hanno cessato l’attività mentre per questa edizione forse ha il suo peso la coincidenza della fiera del sabato di via Giotto. Molti dei titolari si sono prenotati per entrambe le manifestazioni e chi non potrà occupare tutti e due i posti farà la gioia degli spuntisti che solitamente si mettono in fila per occupare i posteggi lasciati liberi. Previsto anche il turn over di chi subentra a chi lascia la postazione prima della fine dei tre giorni.

DI CERTO per il traffico sarà caos dovuto alla chiusura della via di sfogo via Spinello-via Guadagnoli ora che via Petrarca è a senso unico verso piazza Guido Monaco per la presenza del cantiere stradale. La corsia unica della dorsale via Petrarca, via Roma e via Crispi, con effetto imbuto dalla Stazione, garantirà code e disagi. Ma la fiera di settembre di solito annuncia i mesi dedicati al gusto. Già il successivo fine settimana dal 14 al 17 settembre al Prato torna lo Street Food Village con stand gastronomici provenienti da tutta Italia con il loro cibo di strada aperti dalle 17 alle 24, un vero villaggio con spettacoli, musica, cabaret, spazio per mamme e bambini, ginnastica e yoga per smaltire. Tutto in attesa della vera grande abbuffata lunga tre chilometri: il mercato internazionale dei sapori all’Eden dal 13 al 15 ottobre.