Gas e luce, corsa al consulente per negoziare il prezzo fisso

Le conseguenze dei rincari pesano su famiglie e aziende, parla l'esperto

bolletta

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Arezzo, 6 aprile 2022 - La pensionata che abita in 50 metri per gennaio e febbraio ha ricevuto una bolletta del gas raddoppiata di 750 euro, ci sono famiglie che abitano in 80 metri che prima pagavano 40 euro di luce e adesso ne spendono oltre 140 a bimestre. Le conseguenze delle impennate di luce e gas mettono in difficoltà cittadini e imprese che in questo periodo corrono ai ripari rivolgendosi ai consulenti energetici.

Ma si può davvero risparmiare sulle bollette di questi tempi? “C’è stato un grosso errore di informazione da parte delle autorità governative -  dice Luciano Buonfiglio consulente energetico e libero professionista di Consulenze 360, che per Confartigianato imprese Arezzo si occupa invece dello sportello telefonia - si è fatto passare che l’aumento del costo energetico fosse una disgrazia divina da subire senza contrastare l’azione speculativa. Così abbiamo visto famiglie e imprenditori subire l’incremento di costi senza rinegoziare il prezzo fisso. Invece scegliere il prezzo fisso oggi è la chiave di tutto”. Il concetto è chiaro, congelare il costo dell’operatore più vantaggioso per un anno e rinegoziare in caso il mercato diventi più favorevole.

“L’energia è arrivata  a 35 centesimi al kilowatt ora nel picco di dicembre, ma era possibile rinegoziarla a 18 o 22 – spiega il consulente - stessa cosa il gas, oggi Enel esce col prezzo fisso del gas a 1,20 al metro cubo, ma se avessimo rinegoziato per tempo avrebbe potuto essere bloccato a meno. E’ quello che abbiamo fatto noi consulenti pluri mandatari spostando clienti su altri fornitori e bloccando il prezzo per 12 mesi. Il consiglio è cambiare operatore congelando il costo a una cifra più vantaggiosa per 1 anno, si mette in sicurezza il privato o l’azienda soprattutto in prospettiva del prossimo inverno”.

E se il prezzo scende nel frattempo? “Resta la possibilità di cambiare ulteriormente qualora le condizioni fossero migliorative – dice Buonfiglio – non si deve aver timore a cambiare e affidarsi a consulenti multi brand per giocare la partita su più campi e trovare soluzioni migliori”. Sono sia privati che imprenditori quelli che si rivolgono agli agenti dell’energia per tamponare il danno degli aumenti vertiginosi. “Ho visto la bolletta del gas di una pensionata schizzata a 750 euro a gennaio e febbraio in un appartamento di 50 metri quadri, ma anche fatture da 1300 euro di case un po’ più grandi. Molto dipende dal tipo di uso che si fa, si può tenere il termostato a 20 gradi o a 24 ma stiamo comunque parlando di importi più che raddoppiati nel caso del gas, triplicati per la luce. Oggi il gas è arrivato a 1,2 se lo blocchiamo tra 80 e 96 centesimi al metro cubo diventa accettabile. Per un appartamento da 80 metri si pagavano 40 euro bimestrali di luce, ora 143. Il mio ruolo all’interno delle aziende scegliere chi fa meno margine nella vendita di energia. Fino a maggio 2021 vendevo l’energia tra 5 e 6, siamo arrivati a 35 centesimi al kilowatt ora. Il servizio elettrico nazionale ha pubblicato le tariffe del prossimo trimestre: 32 centesimi al kilowatt ora in fascia 1, dalle 8 alle 19, per questo abbiamo visto fabbriche lavorare di notte”. Con una guerra in corso e dopo 2 anni di pandemia il mercato si accontenterà dei guadagni creati negli ultimi mesi o continueranno le impennate? “Ho visto i nuovi listini di alcuni operatori: hanno cambiato strategia e iniziato a togliere i prezzi fissi e rimettere i variabili ma inserendo un gettone annuale che raggiunge anche 450 euro indipendentemente dal consumo, vendono energia al prezzo di costo ma aggiungono un fisso. Un cambio epocale, ma se c’è dietro un consulente esperto che lavora su più fornitori anche in questa nuova dinamica si trovano soluzioni convenienti”.