REDAZIONE AREZZO

Angiolini, dal ’79 detta la moda: Beppe che ha creato l’impero Sugar

Per i designer è una voce autorevole a capo del suo multimarca

beppe

Arezzo, 12 gennaio 2017 . «Con la moda non c'entri niente». Era il 1979 quando i genitori di Beppe Angiolini, ci rimasero male perchè il figlio decise di seguire la propria passione aprendo il primo negozio ad Arezzo, invece di dedicarsi alla piccola azienda agraria di famiglia. Da allora sono passati quasi 40 anni e Angiolini è per tutti Beppe di Sugar. Alla guida della Camera Italiana dei Buyer della moda per vari mandati, proprietario e anima di un multimarca che detta legge in fatto di tendenze, per la moda e i designer è una voce autorevole che vive sul campo le evoluzioni del gusto e le sfide del Made in Italy. «Occorrono passione ed entusiasmo - dice Beppe - e bisogna vedere il bello ovunque. Sono sempre stato legato ad arte e design, attratto da tutte le mostre in giro per il mondo e dalla moda. Un fatto culturale che cambia ogni 6 mesi, si rinnova e per me è una rivoluzione. Quando vai a fare un acquisto ti senti bello, la moda in un certo senso aiuta. Ho seguito questa vena e mi sono dedicato alla moda partendo in sordina fino ad arrivare ad oggi». «Sugar ha aperto nel ’79, un unico negozio per uomo e donna - racconta Angiolini - i primi due anni sono stati difficili, sono andato contro la volontà dei miei genitori. Poi le cose sono partite, all’inizio avevo solo piccole aziende e brand giovani, marchi quasi sconosciuti, negli anni ‘90 i negozi sono diventati due. Negli ultimi anni è arrivato il terzo». Una continua evoluzione per Sugar, fatta di spazi e brand nuovi. «Siamo sempre in crescita - dice Beppe - abbiamo vissuto anni meravigliosi col boom economico, la gente era più serena ed era bellissimo spendere. Oggi è tutto molto più difficile, ci vuole attenzione, è cambiato l’approccio coi clienti, dobbiamo mandare sempre messaggi positivi e avere grande capacità di proporre dando valore alle cose. La moda spesso è costosa, va trattata come un bene di lusso e quando la gente spende dobbiamo spiegare cosa acquista. Viviamo un momento complesso, ma la moda non finirà mai».

E nonostante il momento Beppe ha scelto di fare l’ennesima pazzia e aprire un nuovo spazio a Palazzo Lambardi che è anche una vetrina virtuale. «Saranno raccolti tutti insieme brand, calzature, accessori e arte in una sorta di palazzo della moda - spiega Beppe - un bar e delle camere: spero sia pronto entro l’anno. Nel frattempo è online sugar.it, una strada che inizialmente mi ha visto scettico, invece il futuro è anche nella rete. La gente ha meno tempo, i giovani sono più veloci così anche la moda è diventata più rapida e noi dobbiamo renderci contemporanei e stare al passo».