SILVIA BARDI
Cronaca

Aretini a Vinitaly, etichette premiate, la pagella dei vini, clienti da tutto il mondo

Allo stand della Strada del vino e della Camera di Commercio i cocktail dorati di Ivana Ciabatti in omaggio alla città dell'oro, i servizi dei blogger per la Wine Tv di Cristiano Cini, la visita di Paolo Rossi, le delegazioni straniere. La classifica della guida "5 Star Wine". L'etichetta più bella

Aretini a Vinitaly

Arezzo 13 aprile 2019 - Il grande stand a due piani ha permesso ai vini aretini di sfilare in passerella al Vintaly appena concluso. Al piano terra il wine bar con le etichette aretine e alcune postazioni riservate a singole aziende e al piano superiore gli incontri con i clienti stranieri dalla delegazione proveniente dall’Australia a quella del Sudafrica, dal Libano all’Oceania e dall’Asia. Un gran lavoro per i sommelier della Strada del vino terre di Arezzo e dell’Ais che hanno gestito lo stand della Camera di Commercio. Non si sono fatti vedere i Negrita che hanno tenuto il concerto nella piazza del Mercato Vecchio al fuori salone di Verona lunedì sera ma il giorno della visita della delegazione aretina è passato per un saluto il campione del mondo Paolo Rossi che ormai vive ad Arezzo nella sua azienda agrituristica in Valdambra, una “eccellenza made in Italy” che a Vinitaly ha presentato “Dal campo alla tavola” e la sua esperienza di viticoltore con il brand Pablito.

I vini aretini piacciono perché propongono tradizione e innovazione, crescono nell’escort e nella produzione, sono un traino turistico. Tra le nuove idee portate quest’anno allo stand aretino la vodka e il gin prodotti da Ivana Ciabatti per la preparazione di cocktail dagli effetti speciali grazie alla presenza di polvere d’oro. Un richiamo alla città dell’oro oltre che del vino che in contemporanea con Verona ha tenuto la mostra Oro Arezzo. I vini aretini sono stati presentati da influenze e blogger dei Wine Tv il progetto del sommelier aretino Cristiano Cini con l’agenzia aretina Atlantide Audiovisivi, che coinvolge enologi, ristoratori, agronomi, giornalisti, grafici, registi e videomaker per raccontare le storie di lavoro, terra e passione racchiuse dentro ogni bottiglia.

Ma è stato anche il salone dei premi e dei riconoscimenti come succede ogni anno con la pubblicazione di “5StarWine al Vinitaly”, la selezione dei migliori vini italiani. Una degustazione di tre giorni dedicata alle cantine che investono nel miglioramento dei loro prodotti. Più di 2700 bottiglie hanno preso parte alla selezione, ne sono state selezionate 625 e inserite nella guida a partire da quelle che hanno ottenuto 90 punti su 100. Tra queste le etichette aretine Terre Siciliane Igt passito biologico 2017 de La Vialla (92 punti), Toscana Igt rosso D’Ovidio 2013 San Luciano di Monte San Savino (92), Valdarno di Sopra doc Pratomagno rosso riserva Isei 2015 di Terranuova, Toscana Igt bianco biologico Pa’Ro 2017 Buccia Nera di Arezzo (91), Toscana Igt mammolo Il Legato 2016 di Capolona (91) e il Chianti docg riserva 2015 Il Palazzo (90). Per la sezione dedicata al vino biodinamico, biologico e a ridotto contenuto di solfiti vino spumante brut Il Patriota 2016 Fregnan (91).

E per la prima edizione del concorso internazionale “Artisti di vini” premiata come seconda classificata l’etichetta del vino rosato “Maria Carlotta Bio” delle Tenute di Fraternita, una creazione in Giappone da Noriko Hirokami. Una vittoria di prestigio: erano solo 27 le etichette italiane in gara.