SONIA FARDELLI
Cronaca

"Area ex Sacci situazione surreale". Consiglieri regionali al contrattacco

Ceccarelli e De Robertis chiamano in ballo l’amministrazione di Bibbiena

Un’immagine dell’ex area Sacci, azienda ormai dismessa da tempo, al centro di una diatriba politica

Un’immagine dell’ex area Sacci, azienda ormai dismessa da tempo, al centro di una diatriba politica

Il capogruppo del Pd in Consiglio Regionale Vincenzo Ceccarelli e la presidente della commissione ambiente e territorio Lucia De Robertis tornano sulla vicenda dell’area ex Sacci. "Dopo le dichiarazioni e la lettera inviataci dal sindaco di Bibbiena aumentano ulteriormente le nostre preoccupazioni - dicono - perché ci troviamo di fronte all’emergere di un conflitto alimentato da una permanente diversa visione sullo stato dell’area ex Sacci, tra l’amministrazione comunale di Bibbiena, il Dipartimento di Arezzo dell’Arpat e il Dipartimento prevenzione dell’Ausl Toscana Sud-est. In due comunicazioni fatte al comune di Bibbiena da Arpat e Asl nei mesi di settembre e ottobre infatti, appare chiara e accuratamente motivata l’attestazione della presenza nell’area ex Sacci di materiali pericolosi per la salute e la richiesta al comune di Bibbiena di agire al fine di ottenere dagli obbligati la rimozione di tali materiali". Comunicazioni, alle quali secondo Ceccarelli e De Robertis non ci sarebbe stata una risposta adeguata. "Nella sua risposta alla lettera da noi inviata - spiegano i consiglieri regionali - il sindaco di Bibbiena continua ad affermare che "E’ fondamentale perciò ribadire che, contrariamente a quanto spesso si lascia intendere, da diversi anni l’area è ormai libera da qualsiasi gravame e vincolo". Una situazione a dir poco insostenibile, soprattutto tenuto conto del fatto che, nel mentre si continua a disquisire sullo stato delle cose, chi si trova a correre il rischio sanitario cui fa riferimento il Dipartimento dell’Asl, sono i cittadini. Questo è il bene primario da tutelare. Diventa anche poco realistico parlare di progetti da realizzare per il recupero dell’area. La Regione ha già messo a disposizione 32 milioni per realizzare un’opera viaria che metta in sicurezza quel tratto di sr 71 e che sarebbe indispensabile per qualsiasi sviluppo si voglia immaginare per quell’area, ma è evidente che prima di parlare di progetti si deve tutelare la salute pubblica."

So.Fa.