
Area Cadorna: partita la maxi-gara Centro per l’impiego da 4 milioni Bar e triplo varco da via Garibaldi
di Alberto Pierini
La cittadella dei quattro cantieri. Uno più dei moschettieri, aprendo la famiglia anche a D’Artagnan. Il risveglio della Cadorna. Da anni se ne parla come la piazza a sud, qualcuno si è perfino sbilanciato, a rischio di cadere, su una piazza Grande a sud. Ora prova ad uscire dal guscio.
Nell’ultimo consiglio comunale, accompagnato al traguardo dall’assessore Alberto Merelli, è stata varata la nuova destinazione d’uso del corpo di guardia. Contestata, l’opposizione in generale lamenta che l’elefante del piano complessivo partorisca per ora un topolino, un nuovo bar-ristorante. Ma intanto quel tassello prende il largo.
Potrà essere lanciato il bando per la ristrutturazione e quindi la futura gestione. L’idea è di farne un locale aperto no-stop dall’ora dei cornetti fino alla movida, dal caffè alle apericene passando da pizze e schiacciate. Anche per ridare vita alla piazza e disincentivare certe attività al buio. Basterà o sarà solo un palliativo? lo vedremo.
Intanto negli ultimi giorni è partita una gara europea sul centro per l’impiego. E’ il palazzo destinato a sostituire la palazzina comando e il grande muro su via Garibaldi, quello ricco di murales. "Si tratta di uno degli appalti più importanti da 4 milioni e 650 mila euro: conto che i lavori possano iniziare entro la fine dell’anno" spiega l’assessore ai lavori pubblici Alessandro Casi. Il progetto è noto, in fase esecutiva è rimasto lo stesso. Ma ogni volta ne filtra qualche dettaglio in più: a cominciare dai tre varchi da via Garibaldi alla piazza. Uno è quello pedonale attualmente esistente. Un altro, sempre pedonale sarà sotto il palazzo futuro, sempre con atterraggio nella ex caserma. Il terzo? "Guardando dall’interno il lato della palazzina comando sarà quello più a destra: inizialmente nasce come pedonale ma potenzialmente può diventare anche carrabile e quindi per le auto".
Tutto dipende dal progetto definitivo della nuova area, oggetto per mesi di un confronto con le associazioni e i cittadini guidato dall’assessore Francesca Lucherini. In attesa che quel piano prenda corpo vanno al loro posto altre tessere.
La più vicina è quella della palazzina a "L" dietro lo sportello unico, quella che è diventata determinante per la scuola aretina, ospitando sia la media Cesalpino (la sua nuova sede da sei milioni di euro vedrà i lavori partire l’anno prossimo) che una bella fetta del Liceo Colonna, da sempre a caccia di spazi anche per la sua crescita di iscritti. Un doppio intervento al via da settembre: un primo lotto da un milione e centomila euro per le facciate e il tetto. Poi un secondo da due milioni e mezzo per gli infissi, la controsoffittatura e la sistemazione della scala di emergenza esterna di ferro. Il quarto cantiere è privato, la demolizione e poi la ricostruzione dell’ex palazzina, i cui nodi dovrebbero venire al pettine entro luglio.
E il parcheggio? Assisterà ai cantieri, almeno in questa fase senza possibili tagli ai posti auto. Casi ribadisce che non dovrà perderne neanche uno, non solo ora ma anche a giochi fatti e conclusi. Ed è la stessa richiesta che arriva dal centro, anzi dal centro commerciale naturale del Corso: quel parcheggio è la sua unica sacca di ossigeno, quasi il corrispettivo di quelli realizzati davanti agli ipermercati o alla multisala.
Era nata come un’area di sosta provvisoria sotto un albero di Natale di tanti anni fa: ora ha messo radici e i suoi tifosi le difenderanno fino alla fine.