Archivio Storico. Potenziata la banca dati

L'Archivio Storico Diocesano di Sansepolcro aderisce al progetto "Fragmentarium", permettendo la consultazione di 21 frammenti pergamenacei medievali. Un importante passo per preservare la memoria storica della città.

Archivio Storico. Potenziata la banca dati

Archivio Storico. Potenziata la banca dati

SANSEPOLCRO

Grazie alla competenza paleografica di una attiva volontaria, la dottoressa Valeria Nardi, l’Archivio Storico Diocesano di Sansepolcro ha aderito al progetto "Fragmentarium", una grande banca dati dedicata ai frammenti pergamenacei medievali, con sede nell’università svizzera di Friburgo. È ora possibile consultare 21 frammenti di codici in pergamena appartenenti all’antico monastero camaldolese di Sansepolcro, di cui sette dell’XI secolo, due del XII, sette del XIII, tre del XIV e due del XV (entrambi del 1477, gli unici con datazione certa). Sul totale, si contano tre frammenti di antifonari, due di Bibbia, due di breviari, tre di omeliari, uno di lezionario e tre di sacramentari; quattro di essi hanno anche la notazione musicale. Per ciascun frammento vengono indicati dati essenziali relativi al supporti, alla scrittura, alle decorazioni e all’impiego del frammento dopo lo smembramento del codice originario. Tra le opere individuate il commento di Sant’Agostino al Vangelo di Giovanni, il Decretum di Graziano (con apparato di note di Bartolomeo da Brescia), la Bibbia con il testo della Vulgata, un Digesto di Giustiniano con glosse, l’Hercules Furens di Seneca.

Un altro passo in avanti compiuto da un luogo che costituisce la memoria storica non soltanto della città. L’archivio vescovile, del quale oggi è responsabile don Andrea Czortek (nella foto), esiste da oltre 500 anni, quando è stata istituita la diocesi e ha assunto finalità scientifiche a partire dalla seconda metà del secolo scorso, quando l’incarico di archivista è stato affidato a monsignor Ercole Agnoletti.