CLAUDIO ROSELLI
Cronaca

Anghiari capitale dei ricordi per tre giorni, torna il Festival dell'Autobiografia

Il premio all'Oscar Nicola Piovani

Il musicista Nicola Piovani

Arezzo, 30 agosto 2016 - E’ DUNQUE il maestro Nicola Piovani la figura centrale della quarta edizione del Festival dell’Autobiografia di Anghiari, in programma dal 1 al 4 settembre. Il noto musicista, premio Oscar per le musiche del film «La vita è bella» di Roberto Benigni, sarà ospite del paese di Baldaccio nel pomeriggio di sabato 3 e alle 18, sul palcoscenico del teatro dei Ricomposti, riceverà il premio «Città dell’Autobiografia» 2016 per aver scritto la storia della sua vita di professionista nel testo dal titolo provocatorio: «La musica è pericolosa», riprendendo l’aggettivo pronunciato da Federico Fellini. Un altro volto conosciuto, dopo Gigi Proietti, arriva ad Anghiari e questo festival raccoglie in un certo senso il testimone del premio internazionale di cultura che animava il borgo altotiberino a cavallo fra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’90 e che portava personaggi di un certo lustro; su tutti, Umberto Eco.  Non è perciò un caso che proprio all’ideatore di quel premio, il giornalista e saggista Gian Franco Venè (assieme all’allora sindaco Franco Talozzi), sia stata dedicata per l’occasione una mostra fotografica – «L’uomo, il giornalista, l’anghiarese» – con la presentazione del testo «Il marciapiede lungo», affidata al figlio Metello Venè. Altra sezione del Festival è quella dedicata agli studi e ricerche, con le 8 finaliste dalle quali usciranno le vincitrici; un premio, questo, istituito nel 2012 con l’intento di valorizzare il frutto del lavoro di giovani studiosi sotto i 45 anni di età. 

DICEVAMO delle mostre: saranno uno dei temi portanti della manifestazione che – ricorda Stefania Bolletti, presidente della Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari – «è il corollario di un’attività basata su corsi di formazione inerenti allo specifico filone narrativo». Senza dubbio particolare il programma del pomeriggio di venerdì 2, quando l’attenzione si sposterà sulle storie di migrazione e accoglienza; nella circostanza, verrà raccontata una prima fase sperimentale di raccolta di storie a Lampedusa. La mostra dal titolo «La stanza dell’ospite», a cura di Elena Merendelli, prevede le installazioni di sette artisti che lavorano materiali vari con i quali riflettono sempre sui temi dell’accoglienza e dell’ospitalità. Si segnalano poi «Abbandonarsi», progetto fotografico sull’abbandono e «Nati per scrivere», che ha coinvolto una trentina di scuole primarie, altrettante biblioteche e circa ottocento bambini.  «Il Festival dell’Autobiografia è uno degli avvenimenti più importanti della stagione anghiarese – ha dichiarato il sindaco Alessandro Polcri – e porta prestigio al nostro paese e a tutto il territorio. Gli incontri si svolgeranno non solo in teatro, ma anche negli angoli più belli del paese e questo renderà ancora più vivo il nostro centro storico».